Piazza Dante ha il suo bar culturale, ha aperto il Liber Cafè
TRENTO. Nel tardo pomeriggio di ieri (mercoledì 27 aprile) Piazza Dante ha mosso i primi passi per cambiare, per smettere di essere un luogo degrado e divenire luogo di aggregazione. Ieri l’inaugurazione del Liber Cafè ha segnato una svolta che coinvolgerà la realtà sociale del centro città nei mesi avvenire.
Accompagnato dal pianoforte di Elena Bruk e dal sax di Riccardo Barbesi, un cospicuo gruppo di cittadini e giovani trentini ha dato il benvenuto a questo nuovo caffè letterario. Il locale si trova nella palazzina Liberty al centro del parco di Piazza Dante ed occupa il piano terra del complesso, che è un pezzo di storia della città. Costruita, infatti, all’inizio degli anni Venti laddove un tempo scorreva l’originaria ansa del fiume Adige, deviato a metà del 1800, ha subito vari lavori di ristrutturazione fino ad assumere l’aspetto attuale.
Moderno, con delle ampie lavagne appese al muro e una selezione di vini di qualità, il Liber Cafè si presenta subito come un locale molto accogliente. Il primo e il secondo piano della palazzina sono occupati da una biblioteca per ragazzi, che sarà utilizzata anche per supportare le diverse attività culturali che avranno luogo nei prossimi mesi. Il progetto culturale, infatti, ha avuto un ruolo preponderante nel determinare a chi sarebbe assegnata la gestione del locale. Il bando di gara prevedeva appositamente che sui 100 punti totali, l’offerta economica ne valesse 30, mentre quella tecnica (attinente alla programmazione culturale, al piano di sviluppo ed all’utilizzo di prodotti del territorio) 70. In programma quindi diverse mostre, laboratori, piccoli concerti, animazione esterna nel parco.
L’apertura di questo locale è parte integrante del lungo intervento di riqualificazione dei giardini di piazza Dante. Il progetto portato avanti dal Comune mira a trasformare questa piazza in un centro nevralgico della vita culturale e sociale della città. Un chiaro tentativo di dare un nuovo volto a questa zona da anni punto di ritrovo per tossicodipendenti e microcriminalità.
L’obiettivo è di certo ambizioso. I pregiudizi che i cittadini trentini nutrono nei confronti di questa zona e delle persone che la frequentano sono ormai consolidati da anni. La zona è da tempo tacitamente proibita per bambini e famiglie. Il tentativo del Comune di riportare proprio loro a vivere Piazza Dante, come era prassi fino a vent’anni fa, è una scommessa per l’amministrazione locale. I cambiamenti richiedono tempo. Per questo durante l’evento, oltre ai cittadini trentini che si gustavano il loro aperitivo, c’era anche una volante della polizia e un paio di agenti che sorvegliavano il regolare svolgersi dell’evento.
Il controllo su Piazza Dante rimane sempre costante e le autorità sanno che questo tentativo di riqualificazione richiederà tempo per dare i frutti sperati. In questi casi, però, è importante anche il supporto dei cittadini, che per primi devono credere in questa iniziativa, superare i pregiudizi e continuare a partecipare alle prossime attività organizzate da questo nuovo cafè letterario.
Giulia Castelli
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