Gli studenti: «La nuova mensa è un nostro diritto»
TRENTO. «La polemica sulla nuova mensa universitaria ha del surreale». A dirlo è Lorenzo Varponi, presidente del Consiglio degli studenti, in merito alla presa di posizione di Confcommercio, che aveva dichiarato che alla nuova mensa sarebbero preferibili delle convenzioni con i locali del centro città.
«Lasciamo che del diritto allo studio se ne occupino gli enti di competenza – aggiunge Varponi – e che la volontà degli studenti sia espressa dai loro rappresentanti».
Opinione condivisa anche da Francesco Bolla, coordinatore di Unitin e vicepresidente dell’Opera Universitaria, che su Facebook ha scritto: «Che gli esercenti si oppongano ad una struttura all’avanguardia per un’illegittima concorrenza ai locali città ha del ridicolo». «Qui non si tratta di bere una birra o una spritz, qui si tratta di assicurare a chiunque ne abbia bisogno un pasto a prezzi contenuti. Anche questo è diritto allo studio».
Lo sostiene anche Filippo Gioachin, coordinatore dell’Unione degli Universitari di Trento. «La nuova mensa – spiega Gioachin – è un tassello fondamentale e irrinunciabile per il diritto allo studio. Come si fa ad opporsi ad una mensa all’avanguardia, con 500 posti, a due passi dai Dipartimenti del centro e della nuova biblioteca delle Albere? Bisogna proprio voler male agli studenti!».
«Se poi per aumentare la propria clientela Confesercenti vuole pensare a sconti per gli studenti – conclude Gioachin – siamo noi i primi ad esserne contenti e favorevoli, l’importante è che non si vadano a toccare le risorse di tutti ed il diritto degli studenti di usufruire della mensa pubblica».