Elezioni Studentesche, trionfo della lista UDU-UNITiN

Martedì e Mercoledì si sono svolte le elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca negli organi collegiali dell’Università di Trento. Le liste presenti erano, come già due anni fa,  UDU-UNITiN, lista  nata dall’alleanza tra UDU Trento – Unione Degli Universitari e Unitin – Rete degli universitari trentini,  Ateneo Studenti, lista  precedentemente denominata ListOne, e Atreju Trento. Il dato più rilevante che emerge dopo queste elezioni è l’affluenza storica che si è registrata in tutti i dipartimenti dell’Ateneo. Oltre ai picchi registrati in alcuni dipartimenti come ad esempio a Fisica e Matematica (rispettivamente 58,6% e 53,1% di votanti),  in tutto l’Ateneo l’affluenza è cresciuta esponenzialmente rispetto alle elezioni del 2014. Infatti,  i votanti totali rappresentano circa il 32% degli aventi diritto al voto con  un aumento dell’11% rispetto alla precedente tornata elettorale.  Da notare come l’affluenza sia aumentata anche a Scienze Cognitive,  realtà storicamente slegata dalle dinamiche dell’Ateneo centrale. Quest’anno, infatti, ben il 34% degli aventi diritto si è recato a votare.
Grande vittoria  al CDA dell’Opera Universitaria per UDU-UNITiN, dove la lista congiunta conquista tutti e tre i seggi eleggendo Chiara Bellini, Luca De Benedittis e Luca Bocchio Ramazio. Risultato positivo anche alla Commissione per lo sport che vede eletti due rappresentanti su due di questa lista con Carlotta Barina e Andrea Sommavilla.  Si conclude con il Comitato paritetico per il diritto allo studio  dove sono stati  eletti Alessio Morini, Filippo GioachinMatteo Longhi e Luca Sbarani. In tutti gli organi centrali la lista UDU-UNITiN oscilla tra l’86% della Commissione Sport e il 92% del Senato Accademico (rispettivamente 46% UDU Trento e 45% UNITiN). Una vittoria schiacciante per la lista UDU- UNITiN. Francesco Bolla, coordinatore di Unitin e rappresentante uscente all’Opera Universitaria sottolinea l’importanza del grande lavoro di squadra fatto negli ultimi due anni: “Orgoglio, non c’è parola più esatta per indicare cosa provo dopo i risultati di queste elezioni studentesche . Sono orgoglioso di aver visto un gruppo di ragazzi coeso e volenteroso lavorare per il bene dell’Università. La partecipazione è stata la più alta della storia dell’Ateneo trentino e questo dato assume una forza ancora maggiore se si considera che storicamente le università italiane hanno un’affluenza molto bassa. La cosa che mi rende ancora più orgoglioso è questo gruppo, questa alleanza UDU-UNITiN è riuscita laddove tutti hanno fallito: creare un’università  al servizio delle esigenze degli studenti.”  L’altra parte della coalizione pare ugualmente soddisfatta del risultato elettorale.  “L’emozione è tanta e non è facile ora trovare le parole esatte per esprimere la felicità per il risultato raggiunto. Ora possiamo affermare senza problemi che se la rappresentanza studentesca lavora seriamente per gli studenti poi viene riconosciuta nel momento del voto. Questa bellissima realtà che è UDU-UNITiN mi ha insegnato cosa significa prendersi un impegno per le persone, mettendosi in gioco, giorno per giorno, per cambiare veramente qualcosa. Proprio questo intendiamo quando parliamo di un’università viva e interessata capace di informarsi e prendere parte a tutti i suoi aspetti. Questo non è solo un bellissimo traguardo ma soprattutto un nuovo punto di partenza, da oggi cominciamo a costruire, passo dopo passo, un altro tassello per un futuro migliore della nostra università” spiega Filippo Gioachin, coordinatore di UDU Trento.
Al Senato accademico  i  senatori eletti sono Lorenzo Tait per UNITiN e Daniele Facci per UDU Trento. “Il Senato Accademico, insieme al Consiglio di Amministrazione, è uno degli organi più importanti per l’università. Gli altri atenei hanno un CdA decisionista, che valuta e delibera praticamente su tutto, a Trento invece esiste un ordinamento abbastanza particolare. Quando è stato scritto il nuovo statuto, è nato il Senato: un organo che ha preso in carico anche le competenze del Consiglio d’Amministrazione, sdoppiandolo. Questi due organi sembrano avere competenze simili in quanto fungono da raccordo di tutto l’ateneo e decidono su tutte le questioni interne. Comunque è importante sottolineare che il processo elettorale non finisce con le elezioni: alla fine è il consiglio degli studenti che decide tutto”spiega Federico Crotti, rappresentante della lista UDU-UNITiN. Il processo di rinnovo delle cariche di rappresentanza non si conclude con le votazioni dei giorni scorsi, infatti a breve dovranno essere convocate le elezioni per il Consiglio degli Studenti, l’organo più importante per la rappresentanza studentesca eletto tra i rappresentanti nelle strutture accademiche.
Queste elezioni verranno, quindi,  ricordate soprattutto per  l’affluenza record del 32%: circa 5.000 studenti (gli aventi diritto sono 15.555) si sono recati alle urne sparse nelle diverse facoltà per esprimere la propria preferenza. Tutte le facoltà e tutti i dipartimenti hanno superato il quorum di votazione: Fisica al top con un’affluenza oltre il 60% degli aventi diritto, mentre Giurisprudenza è il fanalino di coda con il 18%. A Scienze Cognitive  è stata sorprendente la partecipazione con +21% rispetto alla precedente tornata elettorale. Bene sia  Sociologia con  +13% ,  Economia e Lettere al +8%. Frenano invece Economia e Giurisprudenza (-1%).

 

Redazione

La redazione de l'Universitario è composta perlopiù da studenti dell'Università di Trento

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