Cittadini per Costituzione a Trento, una realtà universitaria nata per creare cittadinanza attiva
In questi mesi si è riportata al centro del dibattito pubblico la Costituzione in vista del voto del 4 Dicembre. Nelle settimane precedenti alla data di una elezione politica o di un referendum capita spesso di porsi domande di questo tipo : i cittadini sono realmente informati sui quesiti o sulle proposte dei candidati, o sono spesso solo soggiogati dagli slogan dei leader di partito; e i giovani, cosa faranno, eserciteranno questa volta il loro diritto di voto. Le risposte che si cerca di dare non sono mai univoche e dipendono spesso dalla stagione politica che stiamo attraversando, ma oggi, nel 2016, queste domande ci portano inevitabilmente a interrogarci sulla nostra reale capacità di trasformare questo referendum in espressione di democrazia e libertà o in un semplice mezzo politico.
Andrea dalla Guarda, coordinatore del comitato trentino di Cittadini per Costituzione e studente di Matematica , pensa sia più difficile per i giovani esercitare una proficua cittadinanza attiva: “Nessuno ci insegna ad essere cittadini. Col tempo si capisce come funziona la società, ma noi giovani non sappiamo come funzioni il sistema, cosa sia la cittadinanza attiva. Abbiamo bisogno di educarci a questo”. Proprio su questo aspetto lavora tutto il tempo dell’anno l’associazione di cui è membro Andrea. L’iniziativa Cittadini per Costituzione è nata nel 2012 da un’idea di Franco Venturella, allora presidente provinciale di Vicenza e membro del Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale Presidi, e per questo è nata e si è sviluppata all’interno dei licei vicentini, per poi diffondersi in tutto il Veneto. L’Associazione si propone fin dalle sue origini di investire sul protagonismo dei giovani e sulla loro formazione alla cittadinanza come strumento indispensabile di una rigenerazione sociale fondata sulla nostra Costituzione.
Sono state organizzate diverse iniziative nelle scuole per educare alla responsabilità, alla cittadinanza attiva, alla legalità, al bene comune, attraverso iniziative ed esperienze, scambi con altre realtà impegnate nella promozione umana e sociale. Un’attività volta a far maturare la consapevolezza della responsabilità personale e collettiva nell’animazione e nella partecipazione alla vita democratica col fine di far conoscere e vivere i valori fondativi della Costituzione italiana. Da 2012 le realtà coinvolte sono aumentate e l’iniziativa è arrivata fino a Trento. Il circolo della nostra città rappresenta, però, un’ anomalia rispetto alle realtà presenti in Veneto, sia perché unico comitato presente in Trentino, sia per la diversa componente giovanile di cui è costituito e a cui si rivolge. La sezione trentina di Cittadini per Costituzione è, infatti, composta esclusivamente da studenti universitari. Il comitato di Trento rivolge le sue attività principalmente ai suoi membri, cercando di formare attraverso i propri incontri spirito critico e interesse verso le questioni comuni. Per raggiungere questo risultato lo strumento principe è un sano dibattuto . Non parlano solo di cittadinanza attiva, ma la sperimentano. ” Solo attraverso l’esperienza diretta e personale possiamo crescere come cittadini e diffondere i valori della Costituzione. Partecipiamo al progetto per imparare ad essere cittadini. Ci educhiamo così insieme a questa idea di bene comune” spiega Andrea. Formare cittadini attivi e consapevoli, che conoscano gli argomenti del vivere comune e possano quindi discuterne in modo appropriato e consapevole è il fine ultimo dell’associazione, realtà virtuosa e quanto mai indispensabile in questa fase storica e politica.
Nel suo piccolo il comitato trentino cerca di riportare i giovani a interessarsi, e renderli così nuovamente protagonisti di una stagione che li vede sempre più al margine, spesso spettatori passivi di ciò che accade nella società. Gli incontri promossi in questi primi tre anni di vita del comitato trentino hanno toccato i temi più disparati: dalla legge elettorale alla mafia. Ma si è parlato anche di EXPO e delle elezioni negli Stati Uniti. ”I temi che affrontiamo non devono essere sempre strettamente politici, possono coinvolgere, anche indirettamente, alcuni aspetti della vita politica. C’è voglia di spendersi e di fare esperienza di cittadinanza. Sfruttando gli studi e le conoscenze di tutti i membri proviamo a confrontarci in modo approfondito e critico sul tema che abbiamo deciso di affrontare quel giorno. Questo spesso richiede tempo perché è necessario informarsi prima per poter rendere il dibattito vivace e produttivo” precisa Andrea. Tra poche settimane si voterà sulla riforma costituzionale e i ragazzi di Cittadini per Costituzione si stanno già preparando da qualche settimana a questo importante appuntamento attraverso una serie di incontri di preparazione al voto. Andrea e i suoi compagni sono partiti da un’analisi storica della legge elettorale e dello strumento referendario, per giungere poi all’analisi e alla discussione di tutte le modifiche che verranno apportate alla Costituzione nel caso venga modificata, passo a passo, articolo per articolo. Piano piano, per capire e crescere il più possibile, e far così funzionare la nostra democrazia al meglio.