Trentino accoglie, fiaccolata emozionante per le strade di Trento
Il 6 Dicembre, nel tipico dolce trambusto natalizio al sapore di vin brulé, Piazza Duomo ha iniziato a colorarsi come fosse un arcobaleno. Bandiere della pace sul palco, striscioni anti violenza lungo il perimetro della fontana del Nettuno, e poi sorrisi, persone e diversità.
Si celebra una festa, semplice ed uniforme in cui ogni differenza viene affievolita dalla luce delle torce che pian piano vengono accese. “Il trentino accoglie” è stata infatti una festa organizzata e sentita da numerose realtà trentine, una rete eterogenea che ha saputo organizzarsi e convogliare su un unico tema: integrazione ed accoglienza.
Tantissimi sono intervenuti sul palco montato ad un lato della piazza tra cui alcune figure istituzionali come gli assessori provinciali Luca Zeni e Sara Ferrari che, insieme ad un messaggio del Presidente Ugo Rossi, hanno espresso vicinanza e solidarietà; c’erano anche molte associazioni per esprimere voglia di cambiamento e il loro personale appoggio all’iniziativa. Il microfono montato sul palco è divenuto cassa di risonanza delle storie di ragazzi e ragazze, uomini e donne in viaggio, richiedenti asilo, profughi o semplicemente migranti.
Il corteo è partito da Via Belenzani, camminava veloce, e presto ha raggiunto le 1500 persone (o forse di più). Le fiaccole, presenti dietro lo striscione d’apertura, sono riuscite ad illuminare le strade, i cori degli “autonomi e autogestiti” sono riecheggiati ma hanno ugualmente lasciato spazio ad un momento di riflessione personale lungo la marcia. Un corteo eterogeneo per estrazione sociale, per appartenenza: cittadini del mondo con operai, universitari, famiglie, attivisti e volontari.
Ognuno in marcia, uno accanto all’altro fino a tornare in Piazza Duomo, che dopo la partenza si era ormai trasformata in una casa per tutti, un luogo sicuro in cui poter riflettere e scambiare opinioni. Il palco allora si è rianimato, questa volta intervallato dal suono di fisarmonica e chitarra elettrica di Milo Brugnara e dalle storie dei profughi, raccontate con un italiano non perfetto ma carico di emozione. Allora si sono levate in tutta la piazza tre parole di seguito “Tutti insieme Trentino! Tutti insieme Trentino!”, subito ripetute da chi sul palco voleva assicurarsi che il messaggio fosse compreso al meglio: “Diciamolo insieme! Trentini, tutti insieme uniti ad accogliere.”
Giunti al termine della fiaccolata, l’emozione e la riflessione hanno lasciato spazio al concerto dei Rebel Rootz. La piazza trema, i ritmi reggae e ska fanno eco, si sente cantare:
“… Bombe che mi cadono, guerre si alzano.
La vita che sta attorno lentamente se ne va.
La gente non capisce l’amore che cos’è,
insieme di reazioni pronte ad esplodere…”.
di Elio Sallustio
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