Antonio Tajani è il nuovo presidente del Parlamento europeo
Antonio Tajani è il nuovo presidente del Parlamento europeo. La fumata bianca è arrivata al ballottaggio, dopo il nulla di fatto delle prime tre votazioni. Il candidato del Partito popolare europeo (Ppe) ha ottenuto 351 voti, contro i 282 dell’avversario socialdemocratico, Gianni Pittella. Nella partita per la presidenza, è riuscito ad avere la meglio sui sette candidati che aspiravano alla successione del tedesco e socialista, Martin Schulz. Sono passati 40 anni dall’ultima volta di un italiano presidente: Emilio Colombo occupò quella carica fra il 1977 e il 1979, ovvero prima che il Parlamento europeo venisse eletto con voto popolare, cosa avvenuta appunto a partire dal 1979. Questa, dunque, è la prima volta di un vero presidente italiano a Strasburgo.
Tajani è un fedelissimo di Silvio Berlusconi, anche se nella sua biografia, nota Repubblica, non cita mai l’ex Cavaliere. Romano, 64 anni, sposato con due figli, laureato in Giurisprudenza, Tajani è un veterano a Strasburgo e a Bruxelles: viene eletto per la prima volta europarlamentare nel 1994, poi confermato nel 1999 e nel 2004. E’ stato vicepresidente vicario del Parlamento. Dal 2008 al 2014 è stato Commissario europeo, dapprima ai Trasporti e poi, per quasi cinque anni, all’Industria. Da sempre iscritto al gruppo del PPE, è stato presidente della delegazione di Forza Italia e componente della Convenzione Europea, che ha elaborato il testo della Costituzione Europea mai entrata in vigore.
Non solo politico, ma anche militare e giornalista: l’esponente azzurro ha indossato infatti la divisa da ufficiale dell’Aeronautica Militare; giornalista professionista e giornalista parlamentare, in Rai ha condotto il Giornale Radio, mentre per la carta stampata è stato responsabile della redazione romana de “Il Giornale”. Già militante del Fronte Monarchico Giovanile, movimento giovanile dell’Unione Monarchica Italiana, nata come organizzazione separata da quest’ultima in cui ricopriva la carica di vicesegretario.
Nel 1994 fu uno dei fondatori di Forza Italia, quindi coordinatore regionale del partito nel Lazio dal 1994 al 2005. Nel governo Berlusconi I (1994-95) è stato portavoce del presidente del Consiglio. Nel 2001 tentò la scalata al Campidoglio, ma venne sconfitto al ballottaggio da Walter Veltroni. L’accordo per la nomina di Tajani segna la nascita di una nuova coalizione tra Alde, Ppe e i Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) che di fatto ridimensiona Socialisti e Democratici. Con l’elezione di Antonio Tajani alla presidenza del parlamento europeo grazie ai voti di Popolari, liberali e conservatori si è avuta una svolta importante. “Oggi il paesaggio politico nel Parlamento europeo è cambiato drammaticamente con la nascita di un nuovo blocco conservatore”, scrive il capogruppo socialdemocratico Gianni Pittella. “Ci opporremo costruttivamente a questo blocco, lavorando da domani assieme alle altre forze progressiste”.