Pezzi.
Soprattutto, si sentiva piccola piccola: quasi invisibile. Un mondo schizofrenico in cui si deve agire per raggiungere indefiniti obiettivi senza senso, per dimostrare valori inesistenti, per arrivare a chissà quale meta, le rubava l’anima.
Qualcuno diceva che per sognare bisogna vivere.
H. Hesse allora aveva ragione: i sogni non sono mai gli stessi, perché ogni sogno cede il posto ad un sogno nuovo.
Voleva sincronizzare ogni sua terminazione con l’andare del mondo.
Voleva essere Qualcuno.
Forse anche pensare è Essere: essere qualcuno o anche solo qualcosa.
Allora che valore dare all’esistenza?
Pezzi.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.