Il “camaleonte” ritorna sulla Grande Coalizione: sullo scacchiere investimenti sociali, immigrazione, Europa
• 18 years of the “chameleon” Angela Merkel
Everybody who was born in the ’90, or XXI century, links Russia to Putin, and does same with Germany and Angela Merkel: Helmut Kohl’s protégé, in 2000 becomes the president of CDU and in 2005 the very first woman to hold the Chancellor’s office in the nation. In 2013 she built a coalition between CDU/CSU and social democrats: the so called Große Koalition; during 2017 instead she was considering the possibility to do the same with the Liberal and Green parties, the Jamaika-Koalition, because of some contrast with Martin Schulz’s SPD.
• You Again? But we were not supposed to meet again.
Saturday 13th January 2018, 4 months after the elections, against all odds the negotiation for the Große Koalition started anew, but on new grounds: maximum 180/200 thousands asylum seekers (with a limit of €1000 per month for relatives who want to enter the nation to be reunited to the migrants), reduction of the “solidarity tax” for the former Est Germany, circa 5,95 billion euros of investments in education, research and digitization by 2021 and 12 billion euros in family and natality welfare; this and more in a packed document of 28 pages.
In any case the new executive will not be decided before Easter, says the SPD who will meet with their electorate the 21th January in Bonn, to discuss the foundation of this new coalition.
• The German flat tax
In the expression “this and more”, the “more” refers to some specific propositions that would be difficult to analyse right now. However, between them the very last “flat tax” stands out (in this case fixed to 25% of the gains made from financial investments on personal savings – the percentage may change), the same that is also the protagonist of a current Italian discussion: in Germany Angela Merkel and Martin Schultz want that capital gains, such as those from jobs or pensions, be taxed in a progressive manner, with the result to remove this last kind of “flat tax”.
• The European sigh of relief
The news that lift the spirits of Jean-Claude Junker, president of the European Commission, of the French president Emmanuel Macron, our Prime Minister Paolo Gentiloni and of the other continental leaders, is the new pro-European impetus: CDU, CSU and SPD are committed to «strengthen financially The EU so that it may address its duties better», support «budgetary measures aiming for economic stabilization and social convergence» and support «structural reforms of the Euro system»
• The transnational News
Between the different international commitments, such as a European Monetary Fund under parliamentary control and an expansion of the German contribution on the European budget, there are some news: according to the SPD leader «there will be a European Ministry of Finance».
Traduzione in inglese di Gianni de Michelis
• 18 anni del “camaleonte” Angela Merkel
Come chi è nato alla fine degli anni ’90 o nel XXI secolo collega la Russia sostanzialmente a Putin, allo stesso modo collega Angela Merkel alla Germania: allieva di Helmut Kohl, nel 2000 presidentessa della CDU, nel 2005 primo Cancelliere donna in Germania. Già nel 2013 aveva sottoscritto una coalizione tra CDU/CSU e socialdemocratici, la cd. Große Koalition; nel corso del 2017 invece aveva vagliato la possibilità di formare un governo con Liberali e Verdi, la cd. Jamaika-Koalition, dati i contrasti con l’SPD di Martin Schulz.
• Ancora tu? Ma non dovevamo rivederci più.
Sabato 13 gennaio 2018, a quattro mesi di distanza dalle elezioni, contro ogni aspettativa è ricominciata la negoziazione per la Große Koalition, su nuove basi: tetto massimo di migranti a 180/200 mila richiedenti asilo (con massimo 1000 euro al mese per i relativi parenti che possono entrare in Germania per ricongiungersi ai richiedenti), riduzione della “tassa di solidarietà” per l’ex Germania dell’Est, investimenti di circa 5,95 miliardi di euro di euro in educazione, ricerca, digitalizzazione entro il 2021, invece 12 miliardi in sostegno di famiglia e natalità; questo ed altro in un documento di ventotto fitte pagine.
In ogni caso il nuovo esecuivo non ci sarà prima di Pasqua, dicono quelli dell’SPD, i quali si incontreranno il 21 gennaio a Bonn per discutere le fondamenta di questa nuova Coalizione.
• La “flat tax” dei tedeschi
Nella frase “questo ed altro”, l’altro sono proposte specifiche che sarebbe lungo analizzare. Tuttavia salta all’occhio l’ultima “flat tax” dell’ordinamento tedesco (la cd. “tassa piatta”, in questo caso al 25% sui guadagni realizzati con investimenti finanziari sui propri risparmi – la percentuale variabile ovviamente), protagonista del dibattito italiano: in Germania Angerla Merkel e Martin Schulz vogliono che redditi da capitale (appunto, d’investimento sui propri risparmi), come quelli da lavoro o da pensione, siano tassati progressivamente, indi per cui abbattere anche quest’ultima “flat tax”.
• Il sospiro di sollievo europeista
La notizia che solleva gli animi Jean-Claude Junker, presidente della Commissione Europea, del francese Emmanuel Macron, del nostro Paolo Gentiloni e degli altri leader continentali è il rilancio europeista: CDU, CSU ed SPD si impegnano «a rafforzare finanziariamente l’UE in modo che possa svolgere meglio i suoi compiti», inoltre a sostenere «misure di bilancio specifiche per la stabilizzazione economica e la convergenza sociale» e appoggiare «riforme strutturali nell’area dell’euro».
• La novità sovranazionale
Tra i vari impegni su piano sovranazionale, come un Fondo Monetario Europeo sotto il controllo parlamentare e un incremento del contributo tedesco al bilancio europeo, c’è una novità, stando alle parole del leader SPD Martin Schulz «ci sarà un ministero delle Finanze europeo».