Intervista a Lobe & AA: Cerchiamo Il Nostro Centro Focale
Lorenzo Bertasi, in arte Lobe, è un ragazzo di Verona con un sogno nel cassetto, ma al contrario di molti ragazzi della sua (nostra) età non è rimasto con le mani in mano. Lorenzo è diplomato in conservatorio ed ha un lungo passato in una band hard-rock, il pianoforte che delicatamente sfiora sotto le dita è tutta la sua vita, lì dentro c’è un pezzo di sé che vuole emergere tramite le sue note. Lo abbiamo incontrato nel suo piccolo studio di provincia: è qui che è nato tutto il progetto Lobe, ed è proprio qui che ha deciso con Alberto Accordini, in arte AA, di scrivere il pezzo “Centro Focale”. Dopo essersi acceso una sigaretta passa un birra a me e ad Alberto, e sorseggiandola abbiamo iniziato a chiacchierare di musica, progetti futuri ed amori.
Lobe, la prima domanda è per te: perché hai voluto proprio AA nel pezzo?
Lobe: L’idea è venuta in parte dal produttore, avevamo già deciso che il terzo singolo sarebbe stato con un featuring, solo che non sapevamo ancora con chi. Si vociferavano nomi abbastanza grossi della scena italiana emergente, poi però il destino ha voluto diversamente. Una sera è passato Alberto in studio, ha cacciato quattro rime e mi sono detto “che figo, perché non farlo con lui?“, poi ho girato il demo al produttore, lui lo ha adorato fin da subito e da lì è nato il tutto: è stata una piacevole scoperta.
Ed il processo creativo della canzone “Centro Focale” come è stato?
Lobe: Inizialmente avevamo un altro progetto, una canzone completamente differente a livello di testo: poi qualcosa è scattato, e tutto si è incastrato a meraviglia (sorride). Il modus operandi mio poi è sempre diverso, solitamente parto dal testo e poi ricamo tutt’attorno la melodia.
AA: Esatto, quando ci siamo incontrati Lobe aveva già la sua strofa e parte del ritornello, poi il caso ha voluto che passassi quella sera nel suo studio ed il resto, beh il resto lo potete ascoltare da voi!
Cosa significa per voi “Centro Focale”?
AA: Credo che abbiamo cercato di dare due interpretazioni personali di “centro focale”: per quello che riguarda me, da come si evince dalla mia strofa, volevo focalizzarmi su di una storia amorosa non finita proprio benissimo. Credevo fosse lei il mio centro focale, ed invece paradossalmente lo sto trovando ora, proprio quando quella storia è lontana.
Lobe: Al contrario della parte di Alberto, la mia è un po’ più vaga, quasi lattiginosa: volevo rappresentare il mio vissuto tramite piccoli quadretti. Negli anni passati ho trascorso momenti poco felici e parecchio difficili. Ora invece sto pian piano ricostruendo i tasselli che avevo smarrito, e sto cerando di scoprire qual è il centro focale della mia vita in questo momento.
Per quello che riguarda il video di “Centro Focale”, che potete dirmi?
Lobe: abbiamo scelto di farlo a Milano intanto perché là c’è la maggior parte dei miei ascoltatori (ride). Così come per la canzone, anche il video non è partito con un progetto fisso, volevamo fare qualcosa di nostro, che ci rappresentasse. Poi il videomaker lavora a Milano e lo conosco da parecchio, ci tenevo fosse lui a farlo: e poi ha influito anche il poco budget a disposizione (ride).
AA: Secondo me è stato anche figo proprio il fatto di non avere una vera e propria idea di fondo per il video. E’ stato tutto veloce e travolgente, e credo che dal video traspare tutto ciò, è una fedele rappresentazione di come ci sentivamo quel giorno.
Lobe, tu hai un lungo passato come frontman della band Seventh Veil, perché ora hai deciso di metterti in gioco da solo?
Lobe: Ho sentito come un’esigenza, una volontà di uscire con qualcosa di mio. Era parecchio che avevo la “tega” della musica leggera italiana, e così ho provato. Ora la mia idea, assieme al produttore, è quella di essere costanti e buttare fuori circa ogni due-tre mesi un nuovo pezzo. Conta che io facevo hard rock: questo per me è tutto un mondo nuovo…
E parlando del produttore che mi puoi dire? So tra le altre cose che lui è trentino…
Lobe: Scrivi che è un rompipalle! (ride) Sì, lui è trentino ed ha un lungo passato alle spalle come produttore, ha studiato e si è formato a Los Angeles. È in gamba ed ha molti contatti nell’ambiente musicale: un fatto non da sottovalutare. Mi sono trovato benissimo fin da subito, è un professionista e spero di lavorare ancora molto con lui.
Quindi “Centro Focale” lo avete registrato a Trento?
AA: Proprio così! Cristian (nome del produttore ndr) ci ha invitati nel suo studio, che tra l’altro è fighissimo: pieno di strumenti e macchinari all’avanguardia, un sogno per noi. Abbiamo passato la giornata spalla a spalla come un gruppo, è stata la mia prima volta in un vero studio di registrazione: un’emozione unica.
Lobe: Quoto tutto ciò che ha detto AA, una figata incredibile, inoltre ci ha dato una mano la sua fidanzata: una chitarrista fenomenale, formatasi anche lei a Los Angeles: i pezzi di chitarra dei singoli infatti sono opera sua.
Ad oggi Centro Focale è uscito da poco più di due mesi, siete soddisfatti della risposta del pubblico?
Lobe: Assolutamente sì, e ti dico che sono anche sorpreso: non pensavo ci sarebbe stato questo riscontro. Non mi aspettavo che anche il terzo singolo facesse dei buoni numeri…
AA: La mia soddisfazione è commensurata al fatto che tutto questo è nuovo per me, quindi sì, non potrei essere più contento e soddisfatto! Per me è stata già una vittoria avere un microfono davanti e poter registrare quello che sentivo, tutto il resto è un surplus.
Ultima domanda: progetti futuri?
Lobe: Ti posso già spoilerare che il prossimo singolo dal titolo “Ventenne” uscirà i primi di Marzo. Il sogno sarebbe quello poi di proseguire fino ad andare a comporre un vero e proprio album.
AA: In realtà per ora non ho ancora nulla in testa (ride) ma quest’esperienza per me è stata cruciale e mi ha smosso qualcosa dentro… per ora voglio che rimanga un “giocare”, ma non escludo nulla: voglio fare musica quando ho la vera esigenza di farla, chissà magari potrebbe ricapitare molto presto!
(Trovate Qui il link della pagina Spotify di Lobe, con tutti i singoli fino ad ora usciti)