I numeri delle mafie in Trentino aprono la settimana di Libera
Oggi ha avuto inizio LiberaIdee, la settimana di iniziative organizzata da Libera, anche in Trentino – Adige. L’incontro di apertura ha avuto luogo nella Sala Conferenze di Economia, alla presenza di Chiara Simoncelli – Coordinatrice provinciale di Libera Trentino, Licia Nicoli – Coordinatrice provinciale Libera Alto Adige – Suedtirol, Roberto Ribaudo – Comandante provinciale della Guardia di Finanza, e Stefano Busi – Ufficio di presidenza di Libera Contro le Mafie.
Il Prefetto Sandro Lombardi esordisce ricordando che le organizzazioni di stampo mafioso in Italia non si fanno vive soltanto quando si tratta di edilizia o di grandi opere: sono nella ristorazione, nel gioco d’azzardo, gestiscono il turismo. I politici e gli amministratori dei territori devono stare sempre con gli occhi aperti, perché mafia vuol dire problemi economici: anche il Direttore di Economia Flavio Bazzana fa notare che se non ci fosse l’economia sommersa che abbiamo in Italia – tenuta nel “nero” dalle mafie – non si discuterebbe di percentuali e manovra correttiva (anche se forse i problemi con l’Unione ce li avremmo comunque).
Il primo evento è stato un incontro, del quale vi daremo conto in un articolo ad hoc, in cui si sono analizzati i dati sulla percezione del fenomeno mafioso sul territorio italiano raccolti da 10343 questionari (di cui 253 compilati in Trentino – Alto Adige, tutti da persone sotto i 65 anni). Le mafie sono percepite come – e sono, effettivamente – un fenomeno globale, ma non per questo sono lontane da noi, sono altro da noi. Soprattutto non sono un attore economico come gli altri.
Per questo è importante partecipare alla settimana di eventi LiberaIdee, da oggi a giovedì 7 marzo, e ovviamente il 21 marzo a Padova, alla XXIV Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie.