Ma cosa vuole Átomos? Istruzioni per l’uso
Redazione Átomos
GUIDA ALLA SCRITTURA PER ÁTOMOS
Alcuni di voi si saranno chiesti quali siano i criteri a cui la redazione di átomos fa riferimento per la scrittura e la correzione dei suoi articoli e quale forma debbano avere, idealmente, i nostri contenuti (lunghezza, note, bibliografia etc). Proviamo a offrire di seguito una sintesi dei criteri a cui facciamo riferimento.
INTRODUZIONE
L’obiettivo di un testo divulgativo è quello di esprimere idee complesse in modo chiaro e accattivante. Per ottenere questo risultato bisogna accompagnare il lettore nella comprensione dei concetti principali del testo, senza annoiarlo né affaticarlo inutilmente. La lettura deve essere coinvolgente e scorrevole. Questa sfida è resa ancora più difficile dai limiti di spazio. Questa breve guida è pensata per offrivi dei consigli utili per la stesura dei vostri articoli divulgativi.
LUNGHEZZA E OBIETTIVO
L’articolo ideale è uno scritto di media lunghezza (solitamente tra le 1,000 e le 3,000 parole). Il testo deve avere come obiettivo quello di presentare una particolare tesi o analisi di una specifica tematica, che può essere molto ampia (ad esempio “il dibattito sugli universali nella storia della filosofia”, “la nascita del concetto di ecologia”, etc.) oppure molto specifica (ad esempio “l’attività neurale che caratterizza l’emozione del disprezzo”, “il correlativo oggettivo nella poesia di Montale”, etc.).
LETTORE IDEALE
Quando si scrive bisogna aver chiaro a chi ci si sta rivolgendo. Chi sono i lettori per cui si scrive? Per rispondere a questa domanda bisogna pensare a un modello di lettore a cui si propone idealmente il proprio articolo. Se scrivete per Átomos, il vostro lettore ideale è una persona iscritta a un corso di laurea magistrale diverso dal vostro. Una persona intelligente che però ha un background di studi differente. Pertanto non dovete dare nulla per scontato. Il vostro lettore ideale, infatti, non conosce i concetti che usate, gli autori che citate, i problemi di fondo che state affrontando o lingue diverse dall’italiano e dall’inglese.
TITOLO E IMMAGINE
Ogni articolo pubblicato da Átomos è accompagnato da un titolo e un’immagine. Entrambi questi elementi svolgono un ruolo essenziale. Servono ad attrarre il lettore, a invitarlo a dedicare dieci minuti della sua giornata alla lettura del vostro testo. Per questo motivo dovete sforzarvi di essere accattivanti già dal titolo, in cui dovete assolutamente evitare i tecnicismi. Un titolo intrigante e sorprendente e un’immagine che salta subito all’occhio sono il primo passo per coinvolgere il vostro lettore.
STRUTTURA
Per dare al paper una struttura chiara è importante che per voi sia chiaro come intendete muovervi. Per fare questo è utile avere una scaletta dettagliata prima di iniziare a scrivere. Questo vi permette anche di capire quale tesi o analisi state effettivamente portando avanti. Così facendo eviterete anche il rischio di inserire troppi argomenti all’interno del vostro lavoro senza avere lo spazio di analizzarli adeguatamente.
È importante che riusciate a creare un testo compatto. Dovete assolutamente evitare di trattare la stessa idea in sezioni diverse o distanti. Cercate sempre di inserire l’analisi di una specifica idea in uno specifico paragrafo o in paragrafi adiacenti. Inoltre è importante connettere i vari paragrafi tra loro, soprattutto se, nel passaggio da un paragrafo ad un altro, cambia l’argomento che state analizzando.
Ricordatevi che, a livello grafico, i paragrafi vanno segnalati lasciando un piccolo spazio bianco alla sinistra della prima riga del paragrafo. Tenete sempre presente che l’unità minima di significato di un paper sono i paragrafi, non le frasi. Pertanto, fate in modo che i paragrafi contribuiscano in maniera armonica alla conclusione che volete raggiungere nel testo. Il vostro paper è in sostanza una grande argomentazione e i paragrafi ne sono le varie premesse. Ogni paragrafo è un piccolo passo che muovete verso la conclusione.
ARGOMENTAZIONI
In un articolo divulgativo non ci si può limitare a esprimere la propria opinione. Bisogna chiarire le domande fondamentali del testo che si sta scrivendo, gli interrogativi che ne giustificano l’esistenza. In seguito, si tratterà di strutturare un’analisi fondata su argomentazioni formulate in modo chiaro e strutturate in modo logico. Le vostre riflessioni, dunque, dovranno essere sorrette da una struttura argomentativa solida e convincente.
In un articolo, anche breve, si è chiamati a sostenere la propria tesi o a formulare la propria analisi. Questo significa che è necessario fornire delle ragioni per sostenere o criticare la validità dell’analisi proposta o delle tesi sotto esame. Pertanto la capacità di fornire delle argomentazioni ha un’importanza centrale. Bisogna evitare sia di scrivere un saggio puramente descrittivo sia di formulare le conclusioni dal nulla. Infatti non è possibile offrire una conclusione che non sia adeguatamente supportata.
Quando presentate le vostre argomentazioni dovete esplicitamente offrire delle ragioni per dimostrarne la validità. Molte volte si pensa che ciò che si scrive sia vero o che si presenti come intuitivamente vero agli altri. Sovrastimare la forza o l’ovvietà della propria posizione è un errore molto comune. Per evitare di incorrere in questo problema dovete sempre pensare che i lettori non siano d’accordo con voi. Il vostro compito è convincerli razionalmente che la vostra idea di fondo è corretta. Evitate che la vostra argomentazione sia una semplice lista della spesa; al contrario, provate a considerare alcune obiezioni che potrebbero esservi mosse. Mostrate il percorso concettuale che conduce alla vostra conclusione.
CHIAREZZA
La chiarezza è una delle caratteristiche più importanti di un articolo divulgativo. Un buon testo deve essere chiaro sia nello stile che nella struttura. Ogni parola è importante, ed è quindi necessario essere il più concisi e parsimoniosi possibile. Nel sostenere la propria tesi bisogna evitare inutili giri di parole. Questo non significa che la prosa debba essere arida, ma solo che l’eleganza dello stile non deve compromettere la comprensibilità dei concetti e delle argomentazioni proposte.
Per essere chiari non dovete limitarvi ad avere uno stile comprensibile, ma anche a sostenere e chiarire adeguatamente la tesi o l’analisi che volete sviluppare. Un articolo divulgativo è il frutto di svariate settimane o mesi di lavoro (ricerca, stesura, correzione). Chi vi legge però potrebbe non aver mai dedicato neppure un minuto all’argomento di cui trattate. Ne consegue che per veicolare adeguatamente il vostro messaggio dovete esplicitare tutto. Questo significa che è necessario:
- spiegare il significato dei concetti principali che usate;
- spiegare tutte le connessioni tra le idee che presentate;
- presentare chiaramente le idee degli autori che trattate.
USO DEGLI ESEMPI
Un buon modo per chiarire i concetti che utilizzate è fare degli esempi. Nelle discipline accademiche molte delle riflessioni sono astratte e non semplici da comprendere. Dei buoni esempi (tratti dalla vita reale, da studi empirici, da vostri “esperimenti mentali”) permettono di rendere più accessibili le riflessioni che proponete, di arrivare in modo più diretto all’attenzione del lettore. Ma attenzione, il vostro articolo non deve diventare una lista di esempi. Gli esempi illustrano, ma non spiegano, e devono quindi essere volti a illustrare i concetti che usate, ma non sono di per sé sufficienti per articolare un testo.
FORMA
Una buona forma è necessaria per ottenere un risultato finale di valore; non si deve però fare l’errore di trasformare l’attenzione per la forma in formalismo. Siate chiari, concisi, diretti, senza essere aridi. Rendete il vostro testo fresco, facile da leggere, senza renderlo noioso né banale. La forma è importante, ma l’attenzione per l’eleganza della vostra prosa non deve mai andare a discapito della chiarezza argomentativa.
Un buon modo per raggiungere questo obiettivo è provare a impiegare un tono familiare e colloquiale, ma sempre corretto, per far sentire a proprio agio anche i lettori meno vicini alla vostra disciplina. Spesso il desiderio di apprendere viene spesso ostacolato da una sintassi arzigogolata e da un massiccio uso di termini comprensibili solo ai pochi adepti di una disciplina. Pertanto cercate di limitare al massimo il linguaggio astratto e i termini tecnici.
Questo non significa che il linguaggio astratto e i termini tecnici siano banditi. Dopotutto sono la base stessa della ricerca accademica. Tuttavia questi vanno usati in modo cauto e meticoloso, e vanno sostenuti da verbi concreti, metafore, analogie, esempi o aneddoti. In questo modo riuscirete a dare concretezza alle teorie astratte di cui vi occupate riuscendo, allo stesso tempo, a catturare l’attenzione del lettore. Ricordate sempre, però, che ogni esempio e ogni aneddoto che inserite deve essere funzionale alla spiegazione dei temi che trattate nel vostro testo.
Nel testo, se volete, potete variare il vostro registro, inserendo elementi umoristici o poetici, a seconda del tono che volete conferire al vostro lavoro. Tuttavia, anche in questi casi, è opportuno impiegare questi elementi con accortezza, per evitare di risultare banali o oscuri.
Se lo ritenete opportuno potete accompagnare l’articolo con delle immagini grafiche che illustrino in modo efficace gli argomenti al centro del vostro lavoro. Anche qui però ricordate che le immagini devono completare il lavoro, non sostituirsi ad esso né ripeterlo inutilmente.
La cosa fondamentale è che tutti questi elementi siano ben bilanciati e orchestrati. Il risultato deve sempre essere un testo armonioso, in cui ogni elemento deve essere scelto con cura. Nessuno di questi è valido in sé, al contrario sono tutti strumenti che possono essere impiegati per l’obiettivo ultimo: ampliare le conoscenze del vostro lettore, arricchendo la sua giornata con una lettura accattivante e coinvolgente.
CITAZIONI
È importante che siate in grado di presentare il problema o il dibattito di cui vi occupate usando le vostre parole. Evitate citazioni lunghe (non andate oltre le 3 righe). Evitate anche di usarne troppe. Cercate sempre di esprimere i concetti con le vostre parole. Solo se non ci riuscite o solo se l’espressione usata dall’autore è particolarmente significativa allora potete citarla. Evitate il collage di citazioni, che rende la lettura difficile e il vostro contributo poco originale.
Se dovete citare direttamente un autore è sempre importante che le parole che riportate non siano mai avulse dal testo, ma solo il materiale di partenza per la vostra analisi e spiegazione. Le citazioni sono uno degli elementi della vostra analisi, non possono essere un sostituto del vostro testo.
Infine, quando analizzate le teorie di altri autori è fondamentale esplicitare quando state formulando un’idea vostra e quando invece state riportando l’idea di qualcun altro. Il lettore deve sempre aver chiaro chi dice cosa, a chi deve attribuire le idee che sta leggendo.
ORIGINALITÀ
Il vostro saggio non deve essere un semplice copia/incolla di cose pensate da altri. Scrivere un articolo non significa limitarsi a fare una sintesi del pensiero altrui. Al tempo stesso per rendere originale il vostro articolo non è necessario formulare una teoria incredibilmente innovativa. Evitate qualsiasi tipo di plagio. Non presentate mai le argomentazioni di altri come se fossero le vostre. Una buona pratica è organizzare il vostro materiale di ricerca in modo che vi sia sempre possibile rintracciare le fonti da cui attingete. Ogni volta che copiate delle frasi prese da un testo mettetele tra virgolette e citate non solo la fonte, ma anche il numero di pagina da cui avete preso le citazioni.
REVISIONE
In un articolo divulgativo è importante evitare di fare errori grammaticali o di spelling, di utilizzare in modo scorretto la punteggiatura, etc. Per evitare questo, prima di consegnare il vostro saggio rileggetelo al contrario, dall’ultima frase alla prima. Concentratevi su ogni singola frase focalizzandovi sulla chiarezza interna e sulla correttezza grammaticale e sintattica. Se riuscite chiedete a un vostro amico (magari di un corso di laurea diverso) di rivederlo.
NOTE
L’articolo divulgativo ideale non contiene note di commento quindi utilizzatele solo se strettamente necessario. L’articolo può contenere delle note a piè di pagine soltanto nel caso in cui i riferimenti i che fate non si possano uniformare al corpo principale del testo.
BIBLIOGRAFIA
Nel vostro articolo dovete includere tutte le fonti che avete usato per realizzare il testo. Tuttavia dovete indicare solo le fonti che avete segnalato nel vostro articolo. Questo significa che se avete letto un testo durante la ricerca bibliografica ma non avete usato questo testo nell’effettiva stesura dell’articolo dovete evitare di citarlo.
Dato che state scrivendo un testo con intento divulgativo, ma che resti preciso e affidabile, dovete assicurarvi di usare esclusivamente materiale accademico. Cercate il più possibile di evitare di usare altri testi divulgativi, che renderebbero le informazioni nel vostro scritto “di seconda mano”. Se volete riportare una ricerca che avete letto in un testo divulgativo, recuperate la fonte originale, studiatela e citate quella. Eccezione a questa regola si può fare solo nel caso di articoli giornalistici (per fare riferimento a notizie di cronaca), biografie, testi narrativi, interviste, diari e lettere. Se avete dubbi sull’affidabilità del materiale chiedete consiglio a un docente o al vostro professore di riferimento.
Prima di scrivere l’articolo cercate sempre di consultare la ricerca accademica più recente sull’argomento (se possibile i testi pubblicati ultimi 10 anni dalle principali case editrici internazionali e nelle principali riviste accademiche internazionali).
IMPAGINAZIONE
L’articolo deve essere scritto in carattere 12, lo stile verrà uniformato durante il lavoro di editing. Come stile bibliografico usate MLA.