Cubi e piramidi dalla strada al cielo: gli studenti di Acropoli al Pergine Festival
Il 28 giugno è iniziato il Pergine Festival, che animerà le strade di Pergine Valsugana fino al 13 luglio con un programma artistico-culturale molto ricco, comprensivo di originali spettacoli dal vivo, musica, ma anche focus politici – come la presentazione dell’Atlante delle Guerre.
Nell’ambito di questo stimolante Festival, gli studenti dell’associazione Acropoli, futuri architetti e ingegneri che l’Universitario ha già incontrato in molte altre occasioni, hanno curato l’allestimento urbano. Il programma del Pergine Festival lo definisce «un sistema di elementi che dalla strada al cielo regala nuova luce e inedite prospettive, lascia interpretare gli spazi urbani in modo sempre diverso. Cubi e piramidi colorati o riflettenti diventano sedute, indicano la via o si accendono come lanterne, per vivere la città e lasciarsi stupire da visioni inaspettate».
«Il progetto si chiama Wonder – ci spiega Giacomo Codroico di Acropoli – e ricalca il metodo proprio dell’associazione: mettersi in gioco e sperimentare ciò che viene studiato sui libri in Università (come i ragazzi de l’Universitario fanno con il giornalismo, n.d.r.). Una prima prova s’era fatta l’anno scorso; nel 2019, dopo una call, abbiamo radunato una decina di studenti interessati e ci siamo messi al lavoro assieme agli organizzatori del Festival. In principio il progetto era molto complesso: alla fine s’è deciso di installare dei “volumi puri”, piramidi (alcune sono grandi lanterne che si illuminano di notte) e cubi, che posso essere utilizzati come scenografia, illuminazione, ma anche per sedersi. L’installazione è stata effettuata dopo la progettazione da studenti più anziani ed esperti».