Festival CinemaZERO 2019
Si racconta che nel Secondo dopoguerra, in Germania, un diciassettenne appassionato di cinema si dilettasse nella scrittura di sceneggiature sperando che qualcuno potesse apprezzarle. Un giorno due produttori interessati ad uno dei suoi scritti lo contattarono, ma scoprendo la sua giovane età si misero a ridere. Ancora prima che le loro risate giungessero alla fine, il ragazzino se ne andò giurando che mai e poi mai avrebbe avuto a che fare con dei produttori. Questo ragazzino era Werner Herzog, uno dei più grandi registi tedeschi del cinema indipendente. Con questo aneddoto Guido Laino – direttore artistico del Festival CinemaZERO – vuole presentarci questo evento, che giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione.
Il Festival nasce infatti da questo spirito, dall’idea di un cinema autonomo, indipendente, libero, quasi artigianale. Per quattro giorni sul grande schermo del Teatro Sanbàpolis vedremo proiettati corto- e lungometraggi di grandi artisti internazionali che girano i propri film a zero budget. Un regista, un microfonista e un cameraman è tutto quello che serve per creare i capolavori che potremo vedere.
Dal 28 novembre al 1 dicembre potremo assistere ad un totale di 6 lungometraggi e ben 38 corti. Il Festival si aprirà con “Zumiriki”, il capolavoro di Oskar Alegria; il regista interverrà sul palco al termine della proiezione. Le due giornate successive vedono anche la proiezione di film di Agostino Ferrente, György Pálfi ed Emmanuel Carrére, altri tre incredibili ospiti di questo festival.
Ma il Festival CinemaZERO è anche e soprattutto il concorso internazionale che ogni anno scova dei veri e propri gioielli della produzione iper-indipendente di tutto il mondo. In competizione quest’anno ci sono 16 opere, scelte fra le oltre 900 pervenute da ogni angolo della terra. Ancora una volta si ha la conferma che la produzione cinematografica di questo tipo è sempre più consistente, sia in termini numerici che di qualità. Ancora più interessante è vedere come la tecnologia a basso costo continua a fare passi da gigante, permettendo di realizzare opere straordinariamente complesse, “anche con stupefacenti effetti speciali che fino a qualche anno fa si vedevano solo nei film di Hollywood” ci racconta ancora Guido.
Oltre al concorso principale tuttavia non va dimenticato il progetto SguardoZERO, un concorso che è stato soprattutto un’occasione di formazione per 7 giovani filmmaker di Trento che hanno prodotto altrettanti film di massimo 5’ attraverso un percorso di condivisione e di discussione con i professionisti messi a disposizione dal FCZ.
Il Festival CinemaZERO è un’idea dell’organizzazione “il Funambolo”: quattro giorni di cinema, incontri, approfondimenti con i registi, “Backstage spuntini” e due concorsi, il cui podio sarà decretato sia da una giuria tecnica sia da un voto del pubblico. Un appuntamento unico nel suo genere e adatto a tutti i gusti, in cui è possibile assistere ad un tipo di produzione cinematografica che non si vede altrove.
Il programma dettagliato con tutte le informazioni sui film in proiezione è su www.festivalcinemazero.it