Polizia, studentati, Medicina, universitari: domanda di spazi e poca offerta
Giovedì c’è stato un presidio studentesco davanti agli uffici dell’Opera Universitaria durante una riunione del consiglio di amministrazione, poiché la giunta provinciale ha destinato 8 appartamenti – tra quelli gestiti dall’Opera, di norma ad uso studentesco – a dei giovani poliziotti.
Nonostante la poca partecipazione al presidio, la “voce” degli studenti presenti ha raggiunto gli interlocutori e c’è stata risposta. La giunta provinciale ha rilanciato, promettendo la costruzione di 100 alloggi nei pressi dello studentato San Bartolameo (Trento sud) entro 3 o 4 anni. È ancora in dubbio se tali alloggi facciano parte o meno dei progetti di edilizia universitaria già in cantiere.
Cosa ha spinto a destinare con rapidità gli alloggi dell’Opera alla decina di poliziotti? Il fatto che questi 8 fossero parte di 40 poliziotti che la Provincia deve sistemare entro la metà del 2020; si aggiunga a questo che solitamente quelli inviati a Trento chiedevano spesso il trasferimento in altro luogo, per assenza di alloggi di servizio.
Gli studenti ribattono che la questione non si sarebbe dovuta porre in questi termini, poiché si tratta di utilizzare spazi destinati al diritto allo studio per fini non inerenti, e che alloggi simili a quelli occupati – nella disponibilità dell’Opera Universitaria – possono essere trovati anche a Trento nord. Si aggiunga che la questione si farà ancora più complicata in vista dell’apertura della laurea in Medicina, che richiederà – oltre a strutture per le lezioni frontali e macchinari ad hoc – spazio per nuovi universitari.
Per il momento pare che gli stanziamenti di poliziotti negli alloggi dell’Opera siano stati interrotti, in attesa di un piano di edilizia provinciale o comunale che tenga conto di tutte le esigenze elencate. Ma anche di qualche colpo di scena.