Cosa posso farci?

Tra le cose che possiamo di certo migliorare del nostro stile di vita sicuramente c’è il modo in cui ci prendiamo cura di noi stessi. Ognuno di noi ha una sua routine, dei rituali di benessere per la cura del proprio corpo. C’è chi dedica a sè stesso ore, chi qualche minuto, c’è chi segue questi rituali tutti i giorni, chi settimanalmente, mensilmente o semplicemente quando se ne ricorda e se se ne ricorda. Certo è, però, che tutti facciamo quelle quattro o cinque cose indispensabili per non sembrare Lè di “Una notte al Museo 3”. Insomma, tutti ci laviamo, ci spazzoliamo i denti, tendenzialmente ci radiamo/depiliamo, usiamo deodoranti, e cosi via. 

Tuttavia, anche queste piccole azioni quotidiane che, talvolta, ci ritroviamo a fare di corsa, magari masticando ancora l’ultimo boccone di fetta biscottata alla mattina prima di uscire, hanno un impatto ambientale. E spesso non trascurabile.

I saponi, i profumi, i trucchi, le creme, le schiume da barba e tutto ciò che normalmente troviamo in un qualsiasi bagno inquinano più di quanto non si possa immaginare. Il problema non è solo il packaging, che molto spesso è di plastica non riciclabile, ma anche la composizione stessa del prodotto. 

Rischi e inquinamento

Saponi, shampoo, dentifrici e deodoranti

Tutti questi prodotti, quasi sempre, contengono silossani, cioè dei composti chimici di silicio, ossigeno e alcani, che contribuiscono notevolmente all’inquinamento dell’aria.  Le emissioni di silossano, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Science and Technology, sono paragonabili alle emissioni di benzene derivanti dagli scarichi dei veicoli. Inoltre, shampoo, scrub e dentifrici contengono microplastiche, che si riversano in mare o nell’oceano e che sono difficilmente degradabili, sicché finiscono per essere ingerite dalle creature marine. Le microplastiche, oltre ad avere un impatto notevole sulla salute delle specie marine, mettono a rischio l’esistenza e l’equilibrio di interi ecosistemi. 

Trucchi, cosmetici, creme idratanti e solari

Molto spesso trucchi e creme idratanti contengono BHA (idrossitoluene butilato) e BHT (idrossanolo butilato), entrambi potenzialmente dannosi per la salute sia umana sia animale. Inoltre, molti cosmetici contengono ossibenzone e octyl methoxycinnamate, due elementi responsabili dello sbianchimento dei coralli. Questi ultimi due componenti chimici, in particolare, si trovano in moltissime creme solari e, conseguentemente, con molta facilità vengono riversati nel mare o nell’oceano. Questo causa il deterioramento della flora e della fauna marina; per di più, proprio le creme solari e le sostanze nocive che esse rilasciano nelle acque hanno provocato deformità e sterilità dei reef, che non sono più in grado di ospitare piccoli pesci, uova e molluschi.

Piccoli consigli, tips e alternative

Intanto, è importante sottolineare come a partire da gennaio 2020 in Italia è stata vietata la vendita di prodotti per la cura della persona che contengono microplastiche. Tuttavia, questo divieto non comprende tutti i cosmetici: ecco perchè è importante, ancora adesso, prestare molta attenzione alle etichette per essere sicuri che quei prodotti non contengano microplastiche che verranno poi riversate in mare. In particolare, gli ingredienti a cui bisogno prestare attenzione sono i seguenti: Polyethylene (PE), Polymethyl methacrylate (PMMA), Nylon, Polyethylene terephthalate (PET), Polypropylene ( PP).

In alternativa, si può optare per la biocosmesi, cioè per saponi, shampoo e anche dentifrici solidi, per deodoranti, creme idratanti e solari, scrub, schiume da barba, ecc., assolutamente naturali e biodegradabili. Questi prodotti sono tantissimi e sempre più diffusi: si possono trovare sia nelle erboristerie, sia nelle saponerie e nei supermercati. Peraltro, è bene notare come molto spesso anche il loro packaging sia sostenibile, essendo in carta/cartone – a volte addirittura riciclato -, vetro o alluminio. Alcuni di questi prodotti, ad esempio il dentifricio solido o in pastiglie o anche il deodorante, non si trovano così facilmente ovunque. Tuttavia, esistono degli ottimi e-shops (con modalità di spedizione che compensano le emissioni di CO2 e packaging in materiali compostabili), come Ethical Grace, Yolee, The Humble, Ecomind. Peraltro, anche in termini economici, sul lungo periodo, si avrà un certo risparmio. 

Va da sè, che altri modi per inquinare di meno sono passare a rasoi riutilizzabili – magari in bambù -, dischetti struccanti lavabili e spazzolini in bambù. Anche qui, sul lungo periodo si potranno avere risparmi più o meno consistenti.

Ultimo piccolo tip: alcuni prodotti possono benissimo essere fatti in casa. Ci vuole davvero poco e gli ingredienti si trovano facilmente anche nelle erboristerie più piccole, sfornite ed isolate e, qualcuno, anche in cucina.

A proposito di fai-da-te, sul nostro profilo Instagram troverete due piccole ricette per uno scrub corpo e per una maschera viso contro le impurità.

lorena bisignano

Studentessa di giurisprudenza.

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