Le Piramidi del Renon
Longomoso è un pittoresco paesino dell’Alto Adige, situato sull’Altopiano del Renon. Vi viveva lì, una volta, un ricco contadino, che aveva un unico figlio di nome Franz. Padre e figlio non avrebbero potuto essere più diversi: il primo era un grande lavoratore, un uomo onesto e integro, mentre il secondo era pigro, scioperato e disonesto. Le ore che il padre passava nei campi, il figlio le spendeva in osterie. Ignorando i moniti del padre e le lacrime della madre, Franz viveva ogni giorno la sua vita fatta di capricci, ma non gli bastava: voleva di più e così si mise a viaggiare. Lasciando la terra che con così tanto amore e fatica il padre lavorava, Franz viaggiò in lungo e in largo, cercando avventure che lo potessero intrattenere. Il desiderio della sua anima incontentabile non venne soddisfatto e così, una volta finito tutto il denaro prestatogli, Franz fu costretto a fare ritorno a casa e alla sua vita di sempre nelle osterie. Fu proprio mentre stava seduto ad un tavolo di un’osteria che un giorno udì un contadino parlare delle streghe del Pirchboden. Qualcuno infatti raccontò che a mezzanotte in punto, nelle notti di plenilunio, le streghe si radunavano nella vasta radura, dove ballavano e facevano ogni sorta di malefici. Franz, che aveva ascoltato rapito il racconto, interruppe il contadino. “E nessuno ha mai assistito a uno dei loro sabba?” L’uomo lo guardò incredulo. “Solo i più folli si sono cimentati nell’impresa, ma nessuno di loro ha mai fatto ritorno. Non sono ammessi testimoni agli incontri delle streghe.” Franz rise di gusto nel sentire quelle parole. “Non erano folli, amico mio, solo incapaci! Ebbene, sarò io il primo ad assistere a questi convegni e verrete a sapere da me medesimo quanto potranno essere orrendi.” Gli uomini nell’osteria provarono a convincere Franz dell’insensatezza del suo piano, ma egli non volle sentire ragioni: lui, che aveva girato il mondo per trovare un’avventura appetibile, finalmente ne incontrava una degna del suo coraggio e proprio nel noioso paesino in cui era cresciuto! Così, una notte di plenilunio, il giovane si avviò verso il Pirchboden, una radura lungo la strada per Longomoso e Monte di Mezzo. Si acquattò dietro un masso e lì attese, stando ben attento a fare in modo che non potesse essere visto. Ad un tratto sibili e fischi attraversarono l’aria e da ogni parte cominciarono ad arrivare streghe in sella alle loro scope e bastoni. Non appena le vide, Franz trattenne un grido. L’istinto gli diceva di scappare subito, ma ormai era troppo tardi: le streghe, infatti, iniziarono subito una furiosa danza accompagnata da strida e suoni laceranti. Per ore continuarono e per ore Franz rimase dietro un masso ad osservarle. All’improvviso una strega lo notò e lo trascinò fuori dal suo nascondiglio. Trionfanti, le donne lo costrinsero a ballare con loro. Franz, terrorizzato, ormai più morto che vivo, non potè rifiutare. Continuarono così per quella che sembrò un’eternità. Di colpo la luna scomparve e calò il buio sulla radura. Allora le streghe urlarono persino più forte, poi un cupo e grave silenzio calò. Fu la calma prima della tempesta: l’aria si riempì di elettricità e nuvole scure si radunarono sopra di loro. Preannunciato da lampi e fulmini, si scatenò l’uragano. La bufera sconvolse l’altopiano per tutta la notte, poi cessò al mattino, lasciando posto al sereno. I primi raggi del sole illuminarono Franz e le streghe, che, rapiti dalla tempesta, non si accorsero dell’avvicinarsi del giorno e non riuscirono a mettersi in salvo: la luce li trasformò in grigie piramidi di terra e pietra. Per questo ad oggi, lungo i fianchi scoscesi del monte, là dove una volta si teneva la verde Pirchboden, sorgono a decine le strane piramidi, ritte e immobili, con il loro masso tondeggiante in cima, a mò di cappello. E lì rimarranno, a monito di ciò che accadde quella lontana notte.
Le Piramidi di terra del Renon, o Rittner Erdpyramiden, sono delle particolari conformazioni naturali. Le singolari strutture di terra, costituite da argilla morenica, sono di origine fluvio-glaciale e il modo in cui nascono è davvero singolare: quando il masso sulla cima aderisce al materiale argilloso, esso crea una barriera naturale contro la pioggia e altri agenti atmosferici. Perciò, quando si verifica una precipitazione, il materiale non protetto dai massi viene eroso e trasportato a valle, scavano quindi letteralmente le piramidi dal terreno. Purtroppo, ciò significa anche che le piramidi non sono formazioni geologiche permanenti: benché infatti siano coese e compatte in condizioni di siccità, una volta esposte alla pioggia perdono stabilità e si sgretolano, andando a formare scarpate di quasi 15 metri. Una piramide può dunque “morire” quando il masso (o cappello) cade dall’apice della colonna. Questo incredibile fenomeno può essere ritrovato in diverse località italiane e europee, ma quelle del Renon sono probabilmente le più alte e le più belle.