Una misteriosa sparizione a Trento ~ finale
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PARTE 1
PARTE 2
PARTE 3
PARTE 4
PARTE 5
PARTE 6
PARTE 7
Parte 8:
Quando Mika rientrò nella stanza, vide Lawlet che stava ancora sfogliando il fascicolo del caso, soffermandosi in particolare sulle prove che avevano trovato, studiandole e rigirandosele tra le mani senza sosta. Era talmente impegnato che quasi non sentì l’arrivo di Mika, finché non gli rivolse la parola: “Ancora qualche dubbio su questo caso?” chiese, e Lawlet sobbalzò.
“Ah Mika sei già tornata qui… Comunque sì, questo caso non mi convince ancora, c’è qualcosa che non mi torna e non mi riferisco soltanto all’assurdità di certe situazioni da storiella del mistero con trovate inverosimili di basso livello, ma anche a certe discrepanze tra i testimoni.”
“La penso come te, ma tutto ciò che abbiamo trovato conferma la versione di Mattia e Sofia e di fatto lui è tornato, per cui non c’è stata nessuna sparizione e questo implica che il caso è chiuso.”
“Hai ragione, ma anche il discorso sulla verità e sulla menzogna… Non vorrei leggere troppo tra le righe, ma sembra quasi che tutta questa sparizione sia stata organizzata, anche a partire dal fatto che Stefano ci ha detto che sicuramente non è stata Sofia: insomma, un sospettato prima proverebbe a proteggere se stesso e poi penserebbe agli altri, per non parlare poi della risposte ambigue della stessa Sofia che prima sembrava innocente e poi davanti alle prove si è trasformata.”
“Certo, ma non sappiamo esattamente che dinamiche ci siano state tra Stefano e Sofia e, per quanto riguarda lei, davanti alle accuse è chiaro che si è messi alle strette.”
“D’accordo, magari potresti aver ragione, ma non è strano che… anche dai testimoni, il percorso sia stato così lineare? Tutti ci davano una pista e anche quando pensavamo di averla persa, tutto in qualche modo è ritornato a Stefano, che solo allora ci ha dato il nome di Sofia, la quale tra l’altro non è stata minimamente nominata dalla coinquilina di Mattia.”
“Forse non riteneva che fosse così importante nominare la sua ex ragazza… L’hai vista anche tu: è una persona che dà per scontate molte cose, anche solo con il numero di telefono.”
“Sì, ma poi vogliamo parlare delle prove? Insomma, quel biglietto è stato chiaramente scritto per farci andare fuori strada, si vede subito la differenza tra l’inchiostro che è stato usato da diverso tempo e quello che invece è appena stato usato! Per non parlare poi della storia della penna: se è vero che Mattia è riuscito a ritrovarla, perché allora quando sono andato in facoltà ho visto che ce n’era una lì? Vuol dire che ha mentito, ma perché farlo se il caso è risolto?”
“In realtà le penne sono due per come ho capito, ma non ha comunque senso che abbia mentito, forse ricorda solo male.”
“Quindi per te il caso è chiuso qui?”
“Poniamo anche che tu abbia ragione… cosa possiamo fare a riguardo? Non abbiamo prove né altro, anzi a dire la verità non abbiamo neppure un caso su cui indagare ora, pertanto che possiamo fare?”
“Dobbiamo capire cosa è veramente successo quel giorno!”
“A quale scopo? Nessuno si è fatto male, tutto è tornato come doveva, per cui di cosa ti stai preoccupando? Dovremmo invece essere felici che tutto si è risolto per il meglio, anche senza il nostro intervento.”
“Quindi per cosa abbiamo lavorato in questo periodo?”
“Per conoscere la verità su questa sparizione e abbiamo scoperto che non può essere ritenuta tale, pertanto abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.”
“D’accordo” cedette Lawlet, “Ad ogni modo, volevo chiederti se la prossima volta puoi evitare di coinvolgere anche la stampa nelle nostre faccende.”
“Un momento” lo guardò confusa Mika, “Cosa vorresti dire?”
“Non l’hai visto anche tu l’articolo dell’Universitario che parlava della nostra squadra?” chiese Lawlet, “Dal momento che eri diventata amica di un tale che ne faceva parte, pensavo che avesse scritto l’articolo perché glielo avevi suggerito tu.”
“Certo, è vero che un mio amico ne fa parte, ma non ha scritto lui quell’articolo.”
“Allora come faceva a sapere così tante cose sul nostro conto?”
“Beh, ho visto anche io quell’articolo, ma mi sembrava abbastanza generico ed erano soprattutto voci di corridoio, per cui non penso sia così grave… c’era persino scritto che Ris è un ragazzo: chiunque sia sa poco o nulla su di noi.”
“Sì, ma di solito non vogliamo che si parli di noi… Anche interrogare i sospettati non sarebbe uno dei nostri compiti e solo da poco abbiamo iniziato a farlo, per quanto non fossi d’accordo.”
“Lawlet, ti stai preoccupando troppo: quando accadrà qualcosa di davvero serio, allora ci penseremo, ma per il momento è inutile…” disse Mika rassicurante, “Comunque” aggiunse “Dato che per oggi abbiamo finito io ora dovrei andare…”
“Ma certo” rispose Lawlet, “Allora ci risentiamo nei prossimi giorni!”
“Contaci! Se trovo qualche nuovo caso ti aggiorno!” disse andandosene anche Mika.
Lawlet la guardò andare via. In seguito, prese in mano il cellulare e aprì di nuovo l’articolo che aveva letto su di loro, cercandone l’autore. Purtroppo, tutto ciò che riuscì a trovare fu solo un profilo con due iniziali e una breve descrizione “Lies beneath the truth”.
Le due iniziali erano: SS.
Nel frattempo…
“Ho fatto un buon lavoro?” chiese Mattia alla sua ragazza.
“Assolutamente sì amore” disse Sofia, stampandogli un bacio dritto sulle labbra, “Ora abbiamo tutto ciò che ci serve… vero, sorella?” chiese, rivolgendosi a una terza persona nella stanza.
Quest’ultima, tanto simile alla prima, sorrise e disse:
“Certo, presto cominceremo… ma con una vera sparizione.”
FINE (o inizio?)