La Bussola del Pinguino – Cincinnati, Giurisprudenza
L’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.
• Corso di Studi a UniTn: Giurisprudenza
• Università Ospite: University of Cincinnati College of Law a Cincinnati (OH, Stati Uniti d’America)
• Periodo in cui si è svolta l’esperienza: Dal 26 agosto al 14 maggio 2022
• Programma a cui ha aderito: Doppio titolo
Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?
Ho affittato una stanza privatamente perché l’università di Cincinnati non mette a disposizione posti letto per gli studenti di livello superiore al “bachelor degree”. A parte questo, mi interessava avere una stanza singola in un appartamento abbastanza grande, ma senza troppe persone e abitare abbastanza vicino all’università da poterla raggiungere a piedi.
L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?
L’università è a circa 25 minuti a piedi dalla zona più frequentata della città, ovvero un quartiere subito prima di downtown, che è il centro della vita notturna e in cui c’è il mercato principale. Con i mezzi è possibile raggiungerla in 15 minuti. Di solito per spostarmi usavo l’autobus e il tram, ma per raggiungere alcune zone periferiche andavo in auto con amici. Gli orari dei mezzi sono molto buoni, fino alle 3 di notte c’era sempre modo di tornare a casa e ogni 15 minuti passava un autobus. I mezzi in sé non erano male, si poteva anche ricaricare il cellulare, il problema è che certe aree della città sono mal collegate e molto più lente da raggiungere con l’autobus.
Il biglietto dell’autobus costa 2$ ma con la carta studenti solo 1$.
Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospite e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di cfu, quanto ti sono stati riconosciuti?
• “Legal Writing and Research” (6 cfu), che ho convertito in “Metodologie del Diritto”;
• “Introduction to Intellectual Property Rights” (6 cfu), che ho convertito in “Diritto della Proprietà Intellettuale Comparato”;
• “US Legal System” (6 cfu), che ho convertito in “Introduzione al Diritto Anglo-americano”;
• “Constitutional Law I” (6 cfu), che ho convertito in “Comparative Constitutional Government”.
Inoltre, come crediti a scelta:
• “Torts”, ovvero responsabilità civile (8 cfu);
• “Copyright Law” (6 cfu);
• “Computer and Internet Law” (6 cfu);
• Ho scritto un paper sul diritto del copyright che mi è valso 6 cfu;
• “Entrepreneurship and Community Developement Clinic” (4 cfu), ovvero un laboratorio applicativo (“Clinic”) in cui gli studenti vengono divisi in gruppi e lavorano con degli avvocati per risolvere problemi legali di piccoli imprenditori che facevano richiesta di partecipare a questo programma;
• Un laboratorio chiamato “Intellectual Property Practice” (2 cfu), ovvero degli esercizi di pratica legale nel settore della proprietà intellettuale.
I crediti mi sono stati riconosciuti interamente.
Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?
Consiglio “Antitrust Law”, un altro laboratorio applicativo chiamato “American Capitalism and Law” e la “Moot Court Competition”, che è una gara di simulazione di dibattimenti legali in cui c’è una squadra che fa l’accusa, una che fa la difesa e i giudici.
Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?
Cincinnati non è una delle città americane di cui in Europa sentiamo parlare frequentemente, non ci sono film famosi o altri media che ne parlano, per cui le mie aspettative erano abbastanza basse. Anche perché il giorno che presi l’aereo uno degli steward mi disse, facendomi capire che il problema fosse il colore della mia pelle: «Ma proprio l’Ohio dovevi scegliere per andare fuori?». Invece poi, una volta arrivato, la città si è rivelata una città fantastica che, pur avendo vissuto un periodo abbastanza lungo di stagnazione economica, ora si è ripresa molto. Ci sono alcune aree ammodernate in cui hanno aperto un sacco di negozi e ristoranti, tant’è che Cincinnati è stata nominata come una delle “Next Great Food Cities” del 2022. In generale, è una città molto viva e piena di persone con un grande senso di appartenenza che lavorano per renderla un posto sempre migliore. Inoltre, in tanti stanno iniziando a trasferirvisi per via del suo mercato immobiliare molto vantaggioso rispetto a quello di altre grandi città.
Non mi aspettavo poi che avesse parchi così grandi, un’architettura che, data la presenza di una numerosa comunità di discendenza tedesca, riprende un po’ quello stile, sia nelle case sia nelle chiese. Cincinnati ha poi molte case risalenti alla fine dell’ottocento e agli inizi del novecento (cosa abbastanza rara per una città statunitense) di colori estremamente sgargianti: verde pastello, celeste, rosa, viola… E poi c’è downtown, in cui si vedono i grattacieli enormi che ci si immagina normalmente di vedere negli Stati Uniti. Il primo impatto con la città è stato quindi davvero molto positivo, seppure sia rimasto sorpreso nel vedere quanto in Ohio sia trascurata la pulizia delle strade, soprattutto nella zona universitaria per via dell’incuria degli studenti.
Questa mia impressione non è mutata nel tempo, anzi. Il mio parere è andato via via migliorando perché col passare del tempo ho conosciuto sempre più persone autoctone che mi hanno fatto scoprire nuove zone, raccontato la storia di certi posti e in generale apprezzare sempre di più la città. Soprattutto una volta arrivata la bella stagione, ho iniziato a fare escursioni nella zona intorno a Cincinnati, veramente bella e ricca di posti in cui camminare o arrampicarsi. Conoscere tante persone locali, poi, mi ha permesso di scoprire posti storici, ad esempio bar i cui proprietari sono arrivati alla quarta generazione in cui sono andato con ragazzi che li frequentano sin da bambini. Cose, insomma, che un turista non conoscerebbe mai e che ti permettono di sentirti davvero parte della comunità.
Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?
• Arlin’s, un bar frequentato soprattutto dalla gente del quartiere che il martedì sera fa il karaoke. Lì si respira davvero un grande senso di comunità e sentirmi parte di loro è stata una bellissima esperienza;
• Good Judy’s, un gay bar in cui fanno spettacoli di drag queen coloratissimi ed esagerati, cosa che in Italia non si vede tanto e che mi ha piacevolmente colpito;
• Il Cincinnati Art Museum, che ospita spesso mostre di pittori e scultori americani molto interessanti;
• La Cincinnati Music Hall, dove si esibiscono orchestre e danno spettacoli danza.
Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?
Per un italiano è alto; in particolare, rispetto ai costi di Trento quelli di Cincinnati direi che sono generalmente un 25% più alti. Questo prima della svalutazione dell’euro. Forse solo il cibo nei supermercati fa eccezione, ma con lo stile di vita americano si va spesso a mangiare fuori. I prezzi per il cibo da asporto sono in linea con gli altri, sempre un 25% in più rispetto a Trento, mentre i ristoranti costano praticamente il 50% in più, così come andare a bere fuori. La borsa di studio mi ha dato sicuramente una grossa mano. Comprende una riduzione del 50% sulla retta universitaria e un contributo di 7000€ che mi è bastato per coprire le spese di alloggio. Sicuramente non basta da sola, ma d’altronde non è quello il suo obiettivo. Rimane quindi un’esperienza per chi se la può permettere.
Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?
Consiglio di vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, senza pensare al tempo che rimane e facendo tutto il prima possibile. Consiglio poi di lasciar perdere all’inizio gli studenti internazionali e cercare di fare amicizia con i locali, che sapranno sempre più cose sulla città di quante ne possa imparare una persona vivendoci un anno. Infine, non vergognatevi di parlare a lezione.
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