La Bussola del Pinguino – Bordeaux, Giurisprudenza

l’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.

Corso di laurea a UniTN: Giurisprudenza
Università ospite: Università di Bordeaux
Periodo accademico in cui si è svolta l’esperienza: secondo semestre del terzo anno
Progetto a cui si ha aderito: Erasmus+

Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?

Il mercato immobiliare di Bordeaux è piuttosto complesso. Avevo fatto richiesta di un posto alloggio nello studentato del Crous – l’equivalente francese dell’Opera universitaria – e avevo ottenuto una stanza singola per 249€ al mese. Nonostante il prezzo agevolato, la stanza era estremamente minuscola, di appena 9 metri quadrati. Una volta a Bordeaux ho scoperto la presenza di appartamenti sempre abbordabili e vicini al centro, per cui cercando bene attraverso i portali segnalati dalla stessa università si può trovare sicuramente un alloggio vantaggioso e più spazioso.

Nonostante ciò, sono stata soddisfatta, soprattutto per la vicinanza dello studentato all’università. Le facoltà non sono in centro storico, bensì a sud della città, in uno dei campus più grandi d’Europa. 

L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?

A livello di mobilità, la città è ben servita e ci si sposta agevolmente sia in tram sia in bicicletta, che viene fornita gratuitamente agli studenti ed è molto comoda grazie alle numerose piste ciclabili.

Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospite e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di cfu, quanto ti sono stati riconosciuti?

Ho dato due esami fondamentali, cioè diritto tributario e commerciale avanzato, e tre complementari, cioè diritto della proprietà intellettuale, diritto del vino e diritto penale dell’economia, più un corso di lingua francese. Non ho avuto problemi per la conversione e in totale sono stati 35 crediti.

Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?

Diritto della vigna e del vino è stato molto divertente e stimolante, soprattutto perché si svolgono solitamente (restrizioni sanitarie permettendo) visite guidate e degustazioni nei vigneti della regione.

Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?

All’inizio sicuramente traumatico. Le restrizioni per la pandemia di certo avevano reso l’arrivo un po’ più complicato del previsto, e vedere le disordinate banlieue per arrivare in studentato mi aveva un po’ scoraggiata. Il centro è stato invece una rivelazione e me ne sono subito innamorata. Bordeaux assomiglia molto a Parigi dal punto di vista architettonico, ma è decisamente più piccola e più accogliente, più a misura di studente. 

Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?

Consiglio la libreria Mollat, la più grande libreria indipendente di Francia, oltre che un rifugio sicuro nei giorni di pioggia (che non mancano mai a Bordeaux). Nel quartiere Bastide sicuramente è da vedere il Darwin Eco-système, un particolare e stimolante ecosistema urbano con librerie, bar, skatepark e murales. Per correre o pattinare consiglio les Quais de la Garonne, dove si può godere di una bellissima vista. Infine, per brunch e colazioni, suggerisco il Karl a Place du Parlament.

Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?

Il costo della vita è molto simile a quello di Trento. Gli affitti sono un po’ più alti, però anche gli studenti internazionali possono ricevere un contributo mensile per l’alloggio (l’Aide au Logement) a prescindere dalle condizioni economiche. Basta presentare domanda al CAF allegando una serie di documenti, tra cui il certificato di nascita tradotto in francese (consiglio di partire dall’Italia con una copia già pronta, perché non tutti i Comuni permettono di scaricarlo online tradotto) e le proprie coordinate bancarie francesi (aprire un conto è facilissimo e per gli studenti ci sono opzioni super vantaggiose).

Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?

Consiglio a tutti di approfittare dei mesi di mobilità per scoprire la città e i suoi dintorni. Ci sono luoghi meravigliosi davvero a portata di mano, dalle colline di Saint Émilion alle spiagge di Arachon e Lacanau. 

Contatti

Instagram: @gaiasantolin

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