Fumetto: un genere minore? “Diabolik”

Il 17 novembre è uscito nelle sale italiane Diabolik – Ginko all’attacco, seconda pellicola cinematografica diretta dai Manetti Bros. dedicata al celebre personaggio dei fumetti. La testata di Diabolik, creata dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, infatti, viene pubblicata ininterrottamente dal 1962 ad oggi e, con oltre 900 numeri e circa 150 milioni di copie vendute, è tra i fumetti italiani per adulti più longevi e di maggior successo. Attualmente la serie prevede ben tre pubblicazioni al mese (storie inedite, ristampe e seconde ristampe) più varie raccolte e numeri speciali ogni anno. Le storie di genere noir, ambientate nell’immaginaria città di Clerville, raccontano le incredibili imprese criminali di Diabolik, ladro dagli occhi di ghiaccio e dall’identità sconosciuta che in ogni albo architetta complesse rapine, non esitando ad uccidere chiunque cerchi di ostacolarlo. Come è quindi possibile che un freddo assassino sia riuscito a far breccia nel cuore di così tanti lettori? Il successo della serie a fumetti sta nel fatto che Diabolik in realtà è un personaggio molto più complesso e tridimensionale di quel che potrebbe sembrare a prima vista e, nel corso degli anni, ci ha mostrato sempre più lati inediti.

Diabolik non è un volgare ladro che ruba per stringente necessità e non inganna mai le sue vittime in maniera subdola ma ha un preciso codice d’onore e punta tutto sulle proprie capacità fisiche e mentali: ogni colpo è un’occasione per misurarsi con un ostacolo e superare i propri limiti. Paradossalmente per lui conta più la preparazione del furto e il furto stesso rispetto a quel che poi effettivamente ruba. Per questo motivo, studia maniacalmente ogni minimo dettaglio riguardo luogo del furto e persone coinvolte e realizza complessi macchinari per eludere le casseforti o insidiose trappole montate sulla rombante Jaguar per bloccare i suoi inseguitori. Nelle sue imprese è sempre armato di un pugnale che lancia a distanza con estrema precisione. L’arma più insidiosa però consiste in speciali maschere da lui create in grado di riprodurre alla perfezione le fattezze umane con cui può sostituirsi a chiunque voglia. I vari bottini sono puntualmente enormi quantità di banconote per finanziare il prossimo colpo o sfarzosi gioielli che regala alla sua complice e compagna di vita Eva Kant.

Il secondo grande punto di forza degli albi di Diabolik è proprio la sua storia d’amore con Eva Kant. Eva è un’affascinante nobildonna dal passato tormentato, che in seguito al loro incontro (raccontato nel terzo numero della serie, uno dei capitoli più appassionanti di sempre che ha anche ispirato il primo film dei Manetti), ha deciso di seguire Diabolik nella sua vita criminale. Eva è l’unica capace di sciogliere il cuore di ghiaccio del nostro ladro. Soltanto a lei Diabolik mostra il suo lato più umano e romantico. Allo stesso tempo, grazie al suo profondo rispetto per emarginati e più deboli, in varie occasioni la Kant, confrontandosi con Diabolik su situazioni delicate come la maternità, la salute mentale, etc., riuscirà ad addolcirlo per poi proteggere alcune delle vittime coinvolte nei furti. La loro è una relazione assolutamente alla pari, sana, fondata sul rispetto e sulla fiducia reciproca in cui, tra l’altro, Eva non ha il ruolo di semplice “spalla” dato che, abile e furba tanto quanto il suo compagno, è capace anche lei di ideare geniali piani e portarli a termine. Molte volte, infatti, è grazie a lei se i colpi vanno a buon fine o se Diabolik riesce a scappare dalle grinfie della polizia. Donna colta e raffinata, amante degli animali e determinata, Eva Kant è considerabile una vera icona del femminismo.

Ma l’aspetto più affascinante dell’universo di Diabolik è l’eterna lotta tra il nostro protagonista e l’ispettore Ginko. I due incarnano, in modo maturo e realistico, il tipico rapporto di odio-rispetto di varie coppie di antagonisti della narrativa noir come Batman e Joker o Lupin e Zenigata. Ginko è la perfetta antitesi di Diabolik, un integerrimo ispettore di polizia dal forte senso di giustizia nonché l’unico, dalla parte del bene, così scaltro da riuscire ad anticiparne le mosse. Egli considera la cattura di Diabolik ed Eva come il suo scopo di vita, un dovere etico che deve compiere non in virtù di poliziotto, ma di uomo, una costante che lo spinge a rialzarsi dopo ogni sconfitta e ad impegnarsi sempre più. In diverse occasioni riesce anche a infliggere notevoli colpi alla coppia come recuperare il bottino o addirittura catturare uno dei due (che puntualmente però viene salvato dal partner). Proprio per questi motivi Diabolik teme Ginko, ma ne ammira l’intelligenza. Per uno come lui, alla continua ricerca di sfide sempre più grandi, l’ispettore è l’unico degno avversario con cui confrontarsi. Nonostante non lo ammetta, Diabolik nutre un sincero rispetto verso il rivale al punto da risparmiargli la vita in numerose occasioni in cui avrebbe potuto facilmente liberarsi di lui e avere così via libera nei suoi piani. Esattamente come Diabolik, anche Ginko ha al suo fianco una brillante compagna, cioè la duchessa Altea di Vallenberg, che lo sostiene nella lotta contro i criminali e allo stesso tempo evita che la sua ossessione lo fagociti.

Tra inseguimenti mozzafiato, trappole, colpi sempre più audaci, scontri con altri spietati criminali, ogni albo riesce a tenere i lettori incollati fino all’ultima pagina, in cui si scoprirà se Diabolik ed Eva avranno trionfato ancora. Di sicuro, sono riusciti a conquistare lettori di ogni generazione per oltre 60 anni e ad entrare nell’immaginario pop. I due personaggi hanno dato origine ad ampio merchandise, sono stati utilizzati come testimonial per varie campagne sociali e sono stati citati in altri media (vedi il brano Diabolik di Tuttifenomeni, ad esempio) o parodiati (Cattivik, personaggio delle strisce a fumetti omonime di Silver, è una diretta parodia, ma anche Paperinik, alter ego di Paperino, nelle prime storie più che un supereroe era un comico vendicatore ispirato a Diabolik). Un fenomeno di costume tutto italiano, importante per ogni amante dei fumetti!

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