La Bussola del Pinguino – Edimburgo, Scienze e tecniche di psicologia cognitiva
L’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.
Nome e cognome: Chiara Galiotto
Corso di laurea a UniTN: Scienze tecniche di psicologia cognitiva
Università ospitante: University of Edinburgh
Periodo accademico in cui si è svolta l’esperienza: Primo semestre del terzo anno
Progetto a cui si ha aderito: Erasmus
Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?
Io ho alloggiato in uno studentato trovato tramite l’università perché avevo fatto domanda. Inizialmente non mi avevano trovato un posto, ma in seguito mi hanno offerto un alloggio in uno studentato sempre dell’università, ma con ragazzi del master (c’erano problemi di posti). Loro nella domanda mi avevano fatto mettere 4 preferenze, dove però i posti erano già esauriti, quindi mi hanno fatto una proposta la settimana prima. Avevo cercato anche degli appartamenti, ma da casa era molto difficile trovare alloggi privati. Lo studentato era fuori città e aveva un prezzo abbordabile rispetto a quelli in centro, che invece prevedevano costi molto più alti, ma alla fine ho dovuto fare l’abbonamento per i mezzi quindi le spese più o meno sono coincise. Nel nostro studentato eravamo divisi in flat composti da 7 stanze, singole e doppie, ognuna con il suo bagno e la cucina in condivisione. Era tutto nuovo e ordinato. C’era poi un’area comune dove erano presenti biliardo, tavoli, divano, ecc., e anche una study room, una stanza musica, una stanza computer e una mini-palestra. Io personalmente tornando indietro sceglierei ancora uno studentato e non un appartamento.
L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?
L’università è in centro, a cinque minuti dalle vie principali. Io prendevo l’autobus e impiegavo circa 20 minuti; non è presente la metro, ma c’è il tram che però fa solo una tratta.
Io avevo fatto l’abbonamento ai mezzi che costava circa 50 pounds al mese, poi però in linea di massima ci si muove quasi sempre a piedi, almeno nel centro città.
Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospitante e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di CFU, quanto ti sono stati riconosciuti?
I crediti conseguibili in mobilità sono al massimo 30 CFU
UNIVERSITY OF EDINBURGH TRENTO
Causal cognition (10 CFU) | Psicologia del pensiero (9 CFU) |
Methods and Controversies in Parapsychology (10 CFU) | Metodologia della ricerca qualitativa (6 CFU) sis3-introduzione alla revisione sistematica della letteratura scientifica (4 CFU) |
Human Personality (10 CFU) | Personalità e motivazione (6 CFU) e Fondamenti di neuropsicologia (6 CFU) |
Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?
A primo impatto la città risulta molto bella e accogliente, è molto caratteristica e più sicura del previsto. Inizialmente avevo paura, ma poi realtà mi sono sentita molto a mio agio a spostarmi anche da sola: una delle prima sere ci siamo trovati in una zona in cui erano tutti ubriachi e ci siamo spaventati, poi però abbiamo capito i luoghi più frequentati dagli studenti e ci siamo trovati molto bene. Io personalmente ci vivrei.
Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?
Ci sono diverse attrazioni, sia culturali che ludiche:
– Il National museum of Scotland: un museo di storia, scienze, desing, arte, tecnologia (insomma, un po’ di tutto)
– Calton Hill: è una collina appena dopo il centro, ci sono un po’ di monumenti, è anche un ritrovo per studenti nonché un punto panoramico per vedere la città dall’alto
– Dirty Dick’s: è un locale molto caratteristico dove ci sono solamente bevande; i prezzi sono normali rispetto agli altri locali, ma bisogna tenere conto che è tutto un po’ più costoso rispetto ai nostri standard
– Meadows: parco appena dietro la zona universitaria pieno di studenti e bellissimo in tutte le stagioni.
Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?
Il costo della vita è alto, non quanto Londra, ma alto. La borsa di studio ha coperto l’alloggio e nient’altro. Per fortuna io ero in uno studentato fuori città e quindi ho speso meno: sicuramente, se fossi stata in centro, non avrei fatto l’abbonamento ai mezzi. Se vogliamo fare un paragone con l’Italia, giusto per dare un’idea, una pinta di birra in media era 7 euro.
Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?
Io volevo estendere la permanenza lì, ma l’università non me l’ha permesso in quando i posti sono contati: o fai domanda direttamente per entrambi i semestri – perché tanto poi ti diverti e non vuoi più andartene – oppure ti accontenti. Il consiglio che do è di viaggiare il più possibile perché è una bellissima città a livello di paesaggi; inoltre, socializzare un po’ con tutti e buttarsi. Mi raccomando: arriva sempre per la prima settimana, anche quella prima prima, perché ti ambienti, conosci persone e tutto quello di cui poi potrai avere bisogno.
CONTATTO: chiara.galiotto@studenti.unitn.it
INSTAGRAM: @chiara.galiotto