FUMETTO GENERE MINORE: CRESCERE IN MOZAMBICO
Siamo anche noi tornati dalle vacanze invernali. In questo periodo, qualcuno sarà andato in montagna a sciare, qualcuno ai tropici a prendere il sole e a riscaldarsi da questo gelido inverno e qualcuno, invece, ha deciso di impiegare il proprio tempo nel volontariato. Infatti, la storia di cui parleremo oggi tratterà proprio di un’esperienza di volontariato.
La graphic novel scelta per questo mese è “Crescere in Mozambico”, scritto e redatto dalla graphic journalist Takoua Ben Mohamed. In questo graphic reportage l’autrice ci illustra il suo viaggio di due settimane in Mozambico nel maggio del 2022, dove ha collaborato come volontaria assieme all’organizzazione umanitaria WeWorld, la quale lavora in quello Stato da almeno vent’anni e garantisce l’istruzione primaria alle popolazioni locali e soluzioni di prevenzione dei danni di disastri naturali causati dal surriscaldamento globale, sempre più frequenti e dannosi per l’economia locale.
La graphic novel è suddivisa in cinque parti: Passato, Presente, Famiglia, Scuola e Futuro. L’autrice suddivide il suo reportage in tre grandi linee temporali e due macro-temi per descrivere quali sono i maggiori problemi che la popolazione locale deve affrontare quotidianamente attraverso l’analisi della storia passata del Mozambico. In questo viaggio Takoua è accompagnata da Omar, un bambino di circa 10 anni che abita nel nord del Mozambico. Questo piccolo e intraprendente bambino svolgerà il ruolo di guida e narratore per l’autrice e i lettori sulla situazione attuale in Mozambico. Omar illustra come a causa del riscaldamento climatico e dei conflitti etnici-religiosi la maggior parte della popolazione locale è forzata a spostarsi principalmente verso il Sud del Paese, dove si trovano le aree urbane più sviluppate. Tuttavia, è nella parte settentrionale del Mozambico che si trovano le risorse naturali da poter sfruttare, come ci spiega il bambino. Come può la popolazione locale sfruttare al meglio queste risorse e la sua immensa cultura se la maggior parte dei mozambicani deve affrontare quotidianamente emergenze sanitarie e climatiche, oltre ai continui conflitti armati tra i vari gruppi etnici e religiosi? Inoltre, Omar ci rammenta che a pagare le conseguenze dei disastri naturali è la gente che sopravvive e rimane nei luoghi devastati, la quale cerca di ricostruirsi una vita dignitosa anche con il minimo indispensabile. Forse comprendere meglio il passato coloniale e recente del Mozambico ci potrebbe aiutare a trovare una possibile spiegazione delle dinamiche correnti.
Takoua, attraverso la testimonianza di Omar, ci illustra l’operato dell’organizzazione WeWorld in Mozambico: l’organizzazione crea delle classi di fortuna in vari punti dei villaggi, dove i bambini e gli adulti possono seguire le lezioni per poter imparare a leggere, apprendere la matematica di base e il portoghese, che è la lingua ufficiale del Mozambico. Purtroppo, la maggior parte delle scuole risultano inagibili a causa dei disastri climatici, della guerra e della pandemia di Covid-19, che ha fatto aumentare il tasso di abbondono scolastico. Inoltre, le organizzazioni aiutano i comitati delle comunità locali – formati da genitori, studenti e insegnanti del luogo – a fornire il materiale adeguato per il salvataggio e il soccorso, a fare formazione sulle pratiche di primo soccorso e sulla realizzazione di piani per la gestione del rischio in caso di disastro ambientale. Tuttavia, l’impegno delle organizzazioni umanitarie in queste aree è piuttosto limitato per varie motivazioni. Inoltre, esse non possono risolvere i problemi strutturali del Mozambico come l’abbandono scolastico, il lavoro minorile (come Omar rammenda, molti bambini iniziano a lavorare per necessità) e i matrimoni precoci; possono solo marginalizzare il più possibile gli effetti negativi dei problemi accennati.
Se volete iniziare ad esplorare questo genere letterario, ahimè, ancora sottovalutato, questo breve reportage è lo strumento giusto per i lettori principianti. Inoltre, se volete in un prossimo futuro diventare volontari per delle missioni umanitarie nel mondo vi forniamo alcuni consigli: primo, cercate informazioni sull’associazione o sull’organizzazione che offre queste opportunità; secondo, assicuratevi che vi forniscano una formazione adeguata per l’esperienza che andrete a fare; terzo, verificate se avete i requisiti richiesti (se sono previsti); e ultimo, verificate se l’esperienza proposta vi motiva a partire anche a pochi passi da casa vostra.