La Bussola del Pinguino – Parigi, Filosofia (magistrale)

l’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.

Nome e cognome: Giammarco Mancinelli

Corso di laurea a UniTN (nel periodo di mobilità): Laurea Magistrale in Filosofia e linguaggi della modernità

Università ospitante: EPHE – École Pratique des Hautes Études

Periodo accademico in cui si è svolta l’esperienza: Secondo semestre del secondo anno (gennaio 2019 – giugno 2019)

Progetto a cui si ha aderito: Erasmus+

Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?

L’Università di Trento propone di contattare la Cité internationale universitaire, una fondazione privata che gestisce un insieme di residenze universitarie a Parigi, ma a causa dell’elevato numero di richieste è molto difficile ottenere un alloggio. Inoltre, privati e agenzie immobiliari rispondono raramente alle mail. Per trovare casa a Parigi è necessario avere un referente – un cittadino francese o qualcuno che abita o lavora in Francia – e certificare la propria fonte di reddito o quella dei genitori. Io sono stato aiutato da un ragazzo che tornava dall’Erasmus poco prima che io partissi, ma la mia borsa di studio era troppo bassa per poter pagare l’affitto da solo. Fortunatamente trovai una coinquilina disposta a dividere le spese dopo aver pubblicato un annuncio sul gruppo Facebook Italiani a Parigi: abitavamo nel XVIII quartiere di Parigi, in un monolocale di 20 metri quadri con solo un divano letto! Chiunque abbia intenzione di andare in Erasmus a Parigi si ricordi di cercare un alloggio il prima possibile: la cosa migliore da fare è recarsi sul posto per evitare truffe e assicurarsi che il locale che avete scelto vi soddisfi. Fortunatamente la città è abitata da molti italiani e studenti, quindi consiglio di entrare su qualche gruppo Facebook per chiedere informazioni e confrontarsi con qualcuno che si è già trovato nella vostra situazione. Un ultimo appunto: ricordate di essere elastici!

L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?

Parigi possiede una delle metropolitane più sviluppate al mondo. Qualsiasi punto della città è facilmente raggiungibile prendendo la metro e un viaggio medio può durare dai quindici ai quaranta minuti a seconda della distanza della tua destinazione. Inoltre, Parigi offre un ottimo servizio di trottinettes (monopattini elettrici, ndr), bike sharing e autobus. L’abbonamento mensile a tutti i mezzi di trasporto pubblici si chiama Navigo e costa 75 euro: appena arrivati a Parigi, suggerisco di entrare subito in una stazione della metro per richiedere un abbonamento. Personalmente mi sono trovato benissimo con il trasporto pubblico parigino, anche se per vivere al meglio la città consiglio di passeggiare per le sue splendide vie.

Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospitante e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di CFU, quanto ti sono stati riconosciuti?

A Parigi ho dato tre esami, per un totale di 24 crediti riconosciuti. Si trattava di due esami da 6 crediti e un esame da 12. Ho avuto solo qualche problema con la conversione dei voti in trentesimi, ma poi ho risolto tutto.

NB: La tabella riporta solo due esami su tre; il Learning Agreement completo non è stato trovato.

Elementi di pensiero teologico6Histoire et sociologie des laïcités6
Storia della filosofia moderna e contemporanea12Religions et relations internationales6

Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?

Histoire et sociologie des laïcités è molto interessante. È possibile approfondire diversi aspetti della religione da varie prospettive: antropologia religiosa, sociologia della religione, storia delle religioni, modernità, laicità e secolarizzazione… Inoltre, l’offerta didattica è molto buona: trattandosi di un istituto di ricerca, l’Università è composta da professori e ricercatori che ogni anno propongono corsi su temi più specifici. Per la compilazione del vostro Learning Agreement vi consiglio di leggere attentamente l’offerta formativa dell’Università e informarvi sui professori per conoscere meglio i loro interessi di ricerca, magari sfogliando le loro pubblicazioni più recenti.

Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?

La città in sé è meravigliosa: tutti sognano di vivere a Parigi. Il problema maggiore sorge quando ti rendi conto di trovarti in un’altra città dove tutto è diverso, quando emerge un primo momento di “crisi”, vale a dire la rottura di un continuum in cui ciò che per te è ordinario diventa problematico. Tutte le abitudini e le scelte che consideriamo “normali” vengono improvvisamente messe in discussione e siamo chiamati a ragionare su cose che naturalmente diamo per scontate. Oltre a Parigi in sé, la bellezza dell’Erasmus risiede proprio nel mettersi in gioco e ricominciare da zero: sei solo in una nuova città e sei obbligato a riflettere su te stesso e sui tuoi comportamenti, in modo da adattarti meglio al nuovo contesto.

Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?

Se ti piace il jazz consiglio La Gare, una vecchia stazione ristrutturata e gestita da un’associazione locale. Non è un posto molto economico, ma unisce la realtà underground parigina con un’offerta culturale e artistica di altissimo livello. I bar più belli e caratteristici si trovano tra il III e il VI quartiere. Inoltre, esiste un’applicazione che mostra su una mappa tutti i bar di Parigi e riporta il prezzo medio di una birra in ogni locale. Per quanto riguarda lo studio, consiglio la biblioteca Saint-Germain in pieno centro città. Tuttavia, avviso che a Parigi le biblioteche sono tutte a pagamento, tranne quella della tua università. Una location perfetta per un pic-nic è Parc des Buttes-Chaumont, da cui è possibile godere di un meraviglioso panorama della città. Un altro luogo da visitare è il cimitero di Père-Lachaise, che ospita le tombe di grandi artisti, poeti e celebrità. Dalla Basilica del Sacro Cuore, situata su un’altura, si vede tutta Parigi: consiglio di sedersi nei pressi della scalinata e godersi la vista di notte.  

Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?

Il costo della vita a Parigi è altissimo: il prezzo medio di un piccolo appartamento fuori dal centro oscilla tra i 600 e gli 800 euro. L’ammontare della borsa di studio non è per nulla sufficiente e anche i supermercati sono abbastanza costosi. Io ho vissuto di espedienti e paradossalmente ho speso meno a Parigi che a Trento, ma se avessi voluto condurre lo stesso stile di vita che avevo in Italia avrei speso circa 1200 euro al mese.   

Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?

Fatelo! Andate in Erasmus, ma consapevolmente: non partite con l’idea di fare una vacanza, scegliete un’università con un’offerta formativa interessante e mettetevi in gioco. Il sabato sera uscite, divertitevi e conoscete persone nuove, ma non dimenticate che l’Erasmus è un’occasione unica per crescere e imparare una seconda lingua.

Contatti

Instagram: @jah_mmarco

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