Who will be the next European Parlament: IO VOTO FUORI SEDE, la campagna congiunta del comitato IO VOTO SANO DA LONTANO, la campagna per legiferare sul voto a distanza.
Come abbiamo già illustrato nell’articolo precedente, dato che attualmente non esiste un sistema di voto unanime per le elezioni europee, ogni Stato membro può decidere i criteri di candidabilità per la posizione di europarlamentare e le modalità di voto.
In questo articolo ci concentriamo sulle modalità di voto.
Per quanto riguarda il contesto Italiano, i cittadini residenti in Italia devono presentarsi al seggio assegnato del proprio comune di residenza. Ma se un cittadino vive all’estero, fuori dal proprio Comune di residenza oppure deve girare costantemente l’Italia per diversi motivi, come può votare?
Per quanto riguarda le elezioni europee, possono votare all’estero per corrispondenza esclusivamente i cittadini italiani residenti permanentemente o temporaneamente in uno Stato dell’Unione Europea. Inoltre, i cittadini residenti permanentemente in uno Stato dell’UE devono essere iscritti all’AIRE [Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero]. All’inizio dell’anno la legge di bilancio del 2024 ha emanato un nuova direttiva che prevede una multa che oscilla dai 200 e ai 1000 euro ai cittadini italiani residenti all’estero non registrati all’AIRE; il valore della multa aumenta progressivamente per ogni anno in cui non si effettua la registrazione all’AIRE.
In base alle condizioni di soggiorno all’estero, un cittadino temporaneamente residente all’estero (secondo la nuova normativa non rientrano coloro che vi risiedono meno di un anno) può votare presentandosi alla rappresentanza diplomatica nazionale, chi invece risiede permanentemente all’estero deve fare riferimento alla rappresentanza dei COMITES [Comitati degli Italiani all’estero.]
Purtroppo l’Italia rimane uno dei pochi Stati dell’Unione Europea, assieme a Malta e a Cipro, a non avere legiferato alcuna legge che permetta di riconoscere il diritto del voto a distanza. Quindi, i cittadini che vivono al di fuori del Comune di residenza o si muovono constantemente all’interno dell’Italia hanno solo due opzioni: programmare un viaggio di ritorno al proprio Comune di residenza per poter votare, possibilità che non è sempre possibile realizzare a causa della disponibilità e dei costi dei mezzi pubblici e di particolari circostanze personali; oppure presentare una richiesta di cambio di residenza all’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza competente o sull’apposito sito del Comune (questa procedura può variare da Comune a Comune, controllate i siti dell’Anagrafe del Comune nel quale volete risiedere per verificare come bisogna effettuare).
Questa è una situazione che penalizza circa 5 milioni di cittadini italiani domiciliati tra studenti, lavoratori e pendolari.
In realtà, solo per chi risiede all’estero, è stata attuata una sperimentazione per il sistema di voto elettronico. Riprendendo un reel di Instagram di Will del dicembre del 2023, Carlo NotarPietro spiega che il 13 e il 14 dicembre del 2023 è stata effettuata una simulazione della piattaforma di voto online “E-vote” creata dal Ministero degli Interni, sperimentazione che ha coinvolto i residenti italiani esteri a Londra, Stoccolma, Monaco di Baviera e CharleRoi. In questa simulazione, sono state simulate le dinamiche delle elezioni europee: per accedere alla piattaforma bisogna accedere attraverso lo SPID e successivamente inserire un codice identificativo; una volta approvato, è necessario accettare le condizioni di trattamento dei dati, accettare o rifiutare la scheda elettorale, entrare nella cabina elettorale, votare i candidati favoriti o votare scheda bianca, inviare il voto e richiedere una ricevuta.
Carlo NotarPietro, però, nota tre problematiche principali di questo sistema elttronico: primo, la mancata autentificazione della persona che accede al portale; secondo, non esiste un meccanismo di convalidazione del voto digitale; terzo, non è stato previsto un sistema di feedback sul funzionamento della piattaforma.
Da settembre del 2021 è attiva una campagna civica per il riconoscimento del voto a distanza coordinata dal comitato “IO VOTO FUORI SEDE”, comitato che include THE GOOD LOBBY ITALY SECTION, il comitato IO VOTO SANO DA LONTANO, l’associazione UDU, LINK, VOLT, ADI, UNI LAB Svolta Studenti e altre associazioni universitarie. La campagna presenta una serie di strategie volte a premere le istituzioni politiche italiane a legiferare sul voto a distanza, attraverso petizioni per il riconoscimento del diritto del voto, mail bombing verso le istituzioni per premere la programmazione dei lavori parlamentari e creazioni di eventi e workshop in giro per l’Italia.
Nel 2023, Will Italia, the Good Lobby Italia e University Network hanno organizzato un tour di eventi denominato “Il voto non è scontato” da gennaio a marzo del 2023, che ha coinvolto le principali città italiane e le università che registrano un elevato numero di fuorisede tra gli iscritti. L’obbiettivo era quello di offrire uno spazio dove poter discutere del problema relativo alla mancata legiferazione del diritto di voto e come questo abbia influenzato la propria esperienza in relazione al voto.
Durante questi eventi i partecipanti hanno scritto le loro proposte sul funzionamento del voto a distanza, proposte che sono state presentate e consegnate ai rappresentanti dei partiti politici, sia di sinistra che di destra, presenti all’ultima tappa del tour a Roma il 16 marzo del 2023 e che si erano detti favorevoli ad emettere una legge a riguardo.
Come riportato nella pagina Instagram della campagna “IO VOTO FUORI SEDE”, a luglio del 2023 è stata approvata una legge delega da parte della Camera dei Deputati in merito alla possibilità di votare a distanza esclusivamente in vista delle elezioni europee e dei referendum nazionali, a seguito di un’azione di mail bombing innescata dal fatto che la Camera avesse rinviato più volte la programmazione e l’approvazione.
Attualmente la legge delega del voto a distanza è ancora ferma al Senato; se non verrà approvata entro il 15 febbraio, non ci sarà la possibilità di votare a distanza e molti di noi saranno costretti a programmare un viaggio in vista delle elezioni europee.
Il comitato IO VOTO SANO DA LONTANO, WILL ITALIA e FANTASANREMO organizzeranno una manifestazione il 31 gennaio e il 1 di febbraio davanti al Senato per reclamare la necessità di approvare la legge delega. Sulla pagina Instagram di The Good Lobby Italia, dove stanno pubblicando una serie di video sulla manifestazione, ci spiegano che la proposta di legge delega sul voto a distanza è stata discussa in Commissione degli Affari Costituzionali, però la discussione di questa proposta non è stata ancora calendarizzata tra i lavori parlamentari e non si sa se la legge verrà approvata entro fine febbraio.
Speriamo che il Senato riconosca la necessità di garantire, anche a noi fuorisede, il diritto di voto; in alternativa, preprariamoci a prenotare i biglietti del treno, del Flixbus o dell’aereo.
Fonti:
https://www.esteri.it/it/servizi-consolari-e-visti/italiani-all-estero/votoestero/
https://www.instagram.com/reel/C1J0JpgMuRq/?utm_source=ig_web_copy_link&igsh=MzRlODBiNWFlZA==
https://www.iovotofuorisede.it/2021/09/12/manistesto-rete-voto-sano-da-lontano/
https://youtu.be/SLF9eWHNsPY?si=xpEcM5QRWwS5Co58
https://www.instagram.com/comitato_iovotofuorisede/
https://dait.interno.gov.it/elezioni/notizie/e-vote-simulazione-del-voto-elettronico
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2023/12/30/303/so/40/sg/pdf