“Who will be the next European Parliament: Le elezioni del Parlamento europeo”
Cari lettori e lettrici dell’Universitario,
benvenuti a questa nuova rubrica intitolata “Who will be the next European Parlament?”, una rubrica bisettimanale nata in vista delle elezioni europee del Parlamento europeo, che si terranno dal 6 al 9 giugno del 2024, dove tratteremo varie tematiche focalizzandoci sulle politiche adottate dall’Unione Europea.
Questa rubrica è un progetto in collaborazione con l’iniziativa TALE-TAKE A LEAD IN THE EUROPEAN ELECTION, coordinato dalle organizzazioni ALDA (Associazione delle Agenzie delle Democrazie Locali) e EOCD (European Capital of Democracy), il cui scopo è incrementare il coinvolgimento della popolazione civile a partecipare alle elezioni, data la scarsa affluenza registrata nelle elezioni del 2019 nella maggior parte dei Paesi membri dell’Unione Europea, e incentivare l’interesse verso le questioni europee.
Che cos’è è il Parlamento europeo? Per chi voteremo in occasione di queste elezioni? Come funziona il sistema di voto?
Brevemente, Il Parlamento europeo è uno degli organi legislativi dell’Unione Europea, eletto a suffragio universale. Il Parlamento Europeo esercita una funzione legislativa, di supervisione e di bilancio.
Le elezioni si tengono ogni cinque anni e i cittadini di ogni singolo Stato membro dell’Unione Europea sono chiamati a votare i propri rappresentati nazionali candidati per ricoprire il ruolo di europarlamentari. I rappresentanti politici nazionali candidati, all’interno del Parlamento europeo, entreranno poi a far parte di una lista politica affiliata ad un specifico gruppo politico: Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti (gruppo nel quale Fratelli d’Italia è affiliato); Identità e Democrazia (gruppo nel quale Lega Nord è affiliato); Gruppo Verdi Europei/Alleanza libera europea (dove vi è Europa Verde); Renew Europe (gruppo nel quale sono affiliati Italia Viva ed Azione); L’Alleanza dei progressisti e dei democratici (gruppo nel quale è affiliato il Partito Democratico ed Indipendenti); Partito Popolare europeo (gruppo nel quale sono affiliati Forza Italia e il Partito Popolare Altoaltesino); e The Left GUE/NGL (nessun partito italiano risulta attualmente affiliato).
Come voteremo le delegazioni di ciascuno di questi ipotetici gruppi europarlamentari?
Il sistema di voto è regolamentato dall’articolo 2 del Trattato di Lisbona e dall’articolo 223 sezione 1 del Trattamento del Funzionamento dell’Unione Europea. Nonostante l’articolo 223 preveda una procedura uniforme a livello europeo, ogni Stato membro ha stabilito le proprie modalità di elezione. Ci sono però alcune procedure a cui tutti gli Stati membri si devono attenere. Secondo l’ultima modifica dell’articolo 2 avvenuta del 2004, è prevista l’attivazione di un sistema proporzionale universale per tutti gli Stati membri. Non esistendo però un sistema unanime, ogni Stato può aggiungere ulteriori condizioni: l’Italia, infatti, ha fissato una soglia di sbarramento del 4%; ciò significa che i seggi verranno assegnati proporzionalmente alle liste che hanno ottenuto almeno il 4% di voti validi sul piano nazionale per tutte le cinque circoscrizioni.
I cittadini europei possono esprimere un unico voto. I cittadini italiani hanno due modalità per esprimere il voto: la prima consiste nel votare direttamente per una delle liste politiche candidate; la seconda consiste nel dare massimo tre voti di preferenza nei confronti di canditati europarlamentari appartenenti alla medesima lista politica candidata (di cui almeno due devono essere di genere differente).
Come verranno spartiti i seggi tra le liste?
La suddivisione dei seggi assegnati in Italia, che sono in totale 76, si basa sul metodo Hare-Niemeyer (metodo del quoziente): per definire quanti seggi attribuire a ciascuna lista di partito bisogna dividere i voti ottenuti dal parito per il quoziente elettorale Q (pari al totale dei voti espressi diviso il numero totale dei seggi da attribuire).
Per quanto riguarda le modalità di conteggio dei voti, tendenzialmente si contano le preferenze espresse per i canditati. In caso di parità di percentuale di preferenze espresse nei confronti dei candidati, si contano i voti espressi nei confronti della lista politica affiliata ai candidati.
Le elezioni devono avvenire in una settimana concordata all’unanimità dal Consiglio dell’Unione Europea, ma ogni Stato membro può decidere la data precisa all’interno del periodo concordato.
In Italia le elezioni europee si terranno il weekend 8 – 9 giugno 2024.
Nel corso degli anni ci sono stati dei tentativi di istituire un unico sistema di votazione europea. Il 3 maggio del 2022 era stata presentata una risoluzione legislativa nella quale si proponeva di istituire un’unica procedura per il sistema di voto. Questa proposta aveva l’intento di allargare l’accesso al voto attraverso l’abbassamento della soglia di età minima degli elettori a sedici anni (la maggior parte degli Stati membri prevede la possibilità di votare a 18 anni) e semplificando le modalità di votazione, istituendo anche meccanismi di voto a distanza.
La proposta faceva riferimento all’istituzione di un collegio pan-europeo composto da 28 seggi (era prevista la creazione di liste politiche transnazionali composte per ¼ da rappresentanti politici degli Stati Membri e la possibilità di candidature di liste composte da associazioni e movimenti sociali), di un’autorità europea finalizzata alla coordinazione e al monitoraggio del voto, e di modalità comuni per lo svolgimento delle elezioni e delle attività di campagna elettorale.
Questa proposta venne rigettata principalmente per tre ragioni: risultava difficile garantire un’equa proporzione del numero di seggi tra i paesi membri meno popolosi e più popolosi, c’era il rischio di creare potenzialmente una maggiore distanza tra le istituzioni europee e i cittadini, e di ridurre il potere decisionale dei deputati transnazionali.
In Italia, quali sono i criteri per essere candidato come europarlamentare?
Non essendoci ad oggi una procedura unanime, ogni Stato membro può stabilire autonomamente i criteri della modalità di voto e i requisiti necessari per la candidabilità come europarlamentare.
In Italia una persona si può candidare come europarlamentare se possiede la cittadinanza italiana, se ha almeno 25 anni e se è iscritto ad una lista di un gruppo politico candidato. La lista politica candidata deve avere almeno 30 mila firme per ciascuna circoscrizione, e in totale ne servono 150 mila per poter presentare la propria candidatura per la posizione di europarlamentare. Inoltre, la lista deve risultare convalidata da una serie di certificati che dimostrino l’accettazione della candidatura da parte del singolo candidato e da parte degli uffici comunali che devono risultare affiliati ad una delle cinque circoscrizioni assegnate.
Le liste candidate devono poi essere depositate al Ministero degli Interni e in ciascuna delle cinque circoscrizioni seguendo specifiche procedure. È considerato per legge incandidabile il cittadino che abbia ricevuto in via definitiva delle condanne superiori a due anni di reclusione per una serie di reati penali (tra cui la commissione di un delitto), che sia stato segnalato per motivi di abuso dei poteri di ufficio oppure che abbia violato i doveri prescritti connessi al mandato elettivo parlamentare a livello nazionale o europeo.
Secondo le istruzioni del Ministero, più il grado del capo di accusa è grave più aumenta il periodo di incandidabilità (significa che una persona non può candidarsi per quella posizione per un determinato periodo di tempo). Lo stato di incandidabilità può essere annullato solamente attraverso l’esito di una sentenza riabilitativa, ovvero nel momento in cui la persona in questione è considerata nuovamente idonea per candidarsi alla posizione di europarlamentare
Fonti:
Voting Toolbox. A MANUAL FOR YOUTH WORKERS AND FIRST-TIME
VOTERS, section 2 da Alliance for Youth Vote
Istruzioni per la presentazione e l’ammissione delle candidature sezione Istruzioni, Capitolo II, Capitolo III da parte del Ministero dell’Interno Italia, 2014
Sitografia:
http://www.serena.unina.it/index.php/dperonline/article/view/10236/1062
https://www.openpolis.it/parole/come-funziona-la-legge-elettorale-per-il-parlamento-europeo/
https://www.europarl.europa.eu/about-parliament/it/organisation-and-rules/organisation/political-groups
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:12012E/TXT
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ALL/?uri=CELEX:41976X1008(01)
https://leg16.camera.it/561?appro=856
https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/ATAG/2018/623556/EPRS_ATA(2018)623556_EN.pdf
https://www.assemblea.emr.it/europedirect/europe-direct/lemilia-romagna-in-europa/Il-parlamento-europeo-2019-2024/elezioni-europee-quali-regole-in-europa-e-in-italia
https://www.europarl.europa.eu/ftu/pdf/en/FTU_1.3.4.pdf