La Bussola del Pinguino – Cordoba, Studi Internazionali
L’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.
Nome e cognome: Laura Bello
Corso di laurea a UniTN: Studi Internazionali
Università ospite: Universidad Loyola
Periodo accademico in cui si è svolta l’esperienza: Primo semestre, secondo anno
Progetto a cui si ha aderito: Erasmus+
Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?
Io ho scelto in modo autonomo un appartamento. Nonostante l’università offrisse per esempio dei siti e avesse una partnership con un’agenzia, io ho optato per cercarla da sola: infatti, sono partita il 23 agosto e ho trovato casa attraverso il sito “idealista”. Cercavo una casa con pochi coinquilini, infatti alla fine eravamo 5, però con due bagni, quindi era fattibile. Un altro criterio con cui l’ho scelta è stato avere coinquilini prettamente spagnoli per inserirmi di più all’interno dell’esperienza e della cultura locale, per non stare solamente con gente Erasmus proveniente da altri paesi.
L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?
La mia università era la Loyola (privata) e non era vicino al centro, al contrario dell’università pubblica. Ad esempio, da casa mia per andare in università si impiegavano 25 minuti camminando, ma io avevo fatto un abbonamento apposito e prendevo l’autobus – perché sono un po’ pigra – e impiegavo 20 minuti.
Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospite e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di cfu, quanto ti sono stati riconosciuti?
Ho dato esami un po’ diversi da quelli che avrei dovuto dare a Trento, però mi sono stati comunque convalidati: il corso sullo “Stato della democrazia in Africa” è stato molto interessante; poi ho studiato i diritti umani nel contesto delle relazioni internazionali, accoppiati con “Sociologia delle relazioni internazionali”, e “Politica estera degli Stati Uniti”, che ho abbinato a a “Politica comparata”. Ho dato poi un esame del terzo anno che è “Politica economica internazionale”, l’unica materia uguale a quella di Trento. Infine, ho dato anche “Cooperazione e sviluppo” che ho usato per non sforare con i crediti. In Spagna tutte le materie son da sei crediti, mentre a Trento sono principalmente da otto, quindi ho dato 28,5 crediti che mi sono stati riconosciuti tutti.
Corso Università Ospite | Crediti | Corso Unitn | Crediti riconosciuti Unitn |
International Economy | 6 | Politica economica internazionale (8) | 6 |
US foreign policy | 6 | Politica comparata(8) | 6 |
Human rights in the context of international relations | 6 | Sociologia delle relazioni internazionali (8) | 6 |
Development Cooperation | 6 | 2 cfu Politica economica internazionale 2 cfu Politica comparata 2 cfu Sociologia delle relazioni internazionali | 6 |
Regional Studies (Africa): State, Democracy and Development in Africa ( spagnolo) | 4,5 | Crediti liberi | 4,5 |
Totale crediti | 28,5 | Totale crediti riconosciuti | 28,5 |
Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?
A me è piaciuta molto la materia sulla democrazia in Africa, che era molto specifica; a Trento non sono offerte questo tipo di materie sull’Africa. La materia sullo ‘sviluppo e cooperazione’ mi è servita invece per capire quale percorso volessi scegliere a Studi internazionali e quella sui ‘diritti umani’ penso fosse più giuridica, ma comunque mi ha permesso di studiare anche le varie istituzioni, l’ONU e come funziona. Anche ‘politica estera degli Stati Uniti’ è stata interessante, perché inizialmente è stato come studiare un po’ di storia contemporanea, una parte di storia che mi mancava.
Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?
È molto bella, tipica e caratteristica come città. È anche a portata di mano e a portata d’uomo, nel senso che puoi camminare tranquillamente. Non è piccola perché ha circa 250.000 abitanti. A primo impatto è stata una città caldissima perché l’estate dura fino a ottobre. È molto accogliente e tutti sono molto disponibili.
Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?
Per luoghi culturali indicherei la ‘Mesquita’ che è la moschea, simbolo di Cordoba: è sia moschea che cattedrale, quindi ha una storia molto interessante dietro. Ci sono diversi musei e i “patios”: cortili all’interno delle case o tra queste, decorati con fiori in questo stile arabeggiante – perché ovviamente ha le sue influenze arabe.
Consiglio di seguire le attività che organizzano ESN ed Erasmus Family come, ad esempio, le serate in discoteca; la mia preferita era la ‘Gongora’, dove ballavo reggaeton con una mia amica.
Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?
In Andalusia il costo è molto basso. A Cordoba non spendevo tanto per la casa e per le spese condominiali. Ho avuto anche il supporto economico dai miei genitori, ma omunque credo sarebbe bastata, anche perché mi è rimasta.
Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?
Consiglio di unirsi ai gruppi di Erasmus che ci sono, ma anche di cercare di fare amicizia con i locali in università. L’accento cordovano è molto particolare. Alla fine, noi italiani siamo molto simili agli spagnoli.
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