Inaugurato l’anno di Trento capitale europea del volontariato
Applausi scroscianti e un folto pubblico di volontari e volontarie hanno fatto da cornice all’inaugurazione di Trento Capitale europea e italiana del volontariato 2024, svoltasi ieri al T Quotidiano Arena. Ospite d’onore dell’evento è stato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto con entusiasmo da tutti i partecipanti.
L’evento, aperto dall’Inno d’Italia e dall’Inno alla Gioia (inno dell’Unione Europea) cantati dal coro della Società degli Alpini Tridentini (Sat), è stato un susseguirsi di discorsi da parte di esponenti politici locali e del mondo del volontariato. Oltre al sindaco di Trento Franco Ianeselli e il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti come autorità locali, è salito sul palco anche Andrij Sadovyj, sindaco di Leopoli, la città finalista insieme a Trento per il titolo di Capitale europea del volontariato. Per il mondo del volontariato sono intervenuti Gabriella Civico (direttrice del Cev, Centro europeo del volontariato), Chiara Tommasini (presidente di Csvnet, la rete dei centri di volontariato italiani), e tre volontari in rappresentanza della categoria di tutte quelle persone che quotidianamente si spendono in questa attività: Anna Maria Minotto dell’associazione Pronto Pia, il direttore della scuola di italiano per stranieri Penny Whirton Luca Bronzini e la presidentessa dell’associazione Intrecciante Serena Endrizzi.
Nato nel 2013, il titolo di Capitale del volontariato è andato a numerose città europee, tra cui pesi massimi come Barcellona e Londra, e in Italia era già andato a Padova. Trento, una realtà di piccole dimensioni, ha però partecipato e vinto con numeri da record: un quinto della sua popolazione è coinvolta in attività di volontariato e sono più di 600 le associazioni attive sul territorio comunale.
Dal mondo dell’università a quello dello sport, passando per l’accoglienza e l’assistenza a chi è in difficoltà, tanti gli ospiti delle realtà che animano la città. Aprendo la giornata il sindaco Ianeselli ha ricordato quanto sia fondamentale, per la città e tutto il Trentino, un’attività come il volontariato, che spesso in situazioni anche complesse, lontane dai riflettori, porta avanti servizi fondamentali per la cittadinanza. Toccante è stato poi il ricordo di uno di questi volontari ed attivisti, Antonio Megalizzi, il trentino “figlio d’Europa” che con grande determinazione ha sostenuto l’ideale dell’Europa unita, la cui eredità è stata raccolta dalla fondazione nata dopo la sua tragica morte.
Megalizzi è ritornato più volte nei discorsi degli ospiti, come esempio di un volontariato motivato ma non per questo idealista, capace di «rompere l’incantamento perverso del mai niente cambierà» lavorando con caparbietà in una dimensione europea della città. Questa visione europea è stata ripresa anche dal sindaco di Leopoli, che invita a restare uniti e ad agire insieme davanti alle avversità, e dal presidente della Provincia Fugatti, che ha ricordato l’impegno del volontariato trentino nella dimensione nazionale e internazionale, riferendosi alle azioni svolte in Emilia Romagna dopo l’alluvione e in Moldavia per la crisi migratoria al confine.
Il volontariato trentino, pur con una rete solida e ormai pluridecennale, non è però immune alle crisi ed alle difficoltà. È anche in questo contesto che va inquadrata la breve contestazione contro il presidente Fugatti, con uno striscione che recitava “la solidarietà non si sfratta”. Ed è in particolare il settore dell’accoglienza a soffrire di più, con un richiamo forte da parte degli ospiti a fare di più per sostenere un tessuto fondamentale per l’aiuto e l’integrazione di profughi e stranieri in Trentino.
Infatti, il presidente Mattarella, intervenuto a chiusura dell’evento, ha sottolineato il ruolo fondamentale del volontariato, una risorsa strategica per la tenuta del tessuto sociale; specialmente in periodi di grande crisi come quello che stiamo vivendo, con guerre che riaffiorano sia nel nostro continente che dall’altra parte del Mediterraneo interrogandoci sulla tenuta del nostro sistema. Ecco che allora nelle parole del Presidente il volontariato non solo aiuta gli altri, ma rafforza la nostra democrazia ed è uno dei fondamenti dell’Europa, rinata dalla guerra grazie a quelle «iniziative di pace» di cui i volontari sono la prima linea.
Tante le persone presenti all’evento, non solo volontari e cittadini attivi nell’associazionismo ma anche studenti di varie scuole trentine. Si è aperto così ufficialmente l’anno di Trento capitale del volontariato, che vedrà vari eventi, tutti indicati sul relativo sito. Una grande festa ed un grande impegno, quello del volontariato, di cui anche noi associazioni universitarie facciamo parte.