WHO WILL BE THE NEXT EUROPEAN PARLIAMENT: INTERVISTA CON ANA E HORIA SULL’ESU E IL SUO POOL DI ESPERTI E SULL’INIZIATIVA DI UN TITOLO DI STUDIO EUROPEO [Italian Version]

Dalla fine di febbraio, stando alle pubblicazioni rilasciate sul sito della Commissione europea, secondo un comunicato stampa diffuso il mese scorso dalla sezione italiana della Commissione, la Commissione europea ha proposto la creazione di un titolo di studio europeo. Questo European Degree è progettato come titolo di studio congiunto universitario. Secondo il comunicato stampa della Commissione europea, gli obiettivi principali dello European degree sono la promozione della mobilità internazionale per l’apprendimento e lo studio, e rendere i laureati europei più attraenti per i datori di lavoro. Allo stesso tempo, lo European Degree mirerebbe a soddisfare le esigenze del mercato del lavoro europeo e quindi a rafforzare la competitività dell’Europa. Il pacchetto di proposte (provvisorie) dello European Degree mirano a rimuovere una serie di ostacoli giuridici e amministrativi alla creazione di programmi di laurea congiunti competitivi a livello di laurea, dalla triennale fino al dottorato.

Nonostante le innumerevoli pubblicazioni rilasciate su varie testate giornalistiche su questa iniziativa e sulle tre iniziative contenute nello European Degree dalla fine di febbraio, queste ultime non hanno rilasciato ulteriori informazioni sulle initiative contenenti nella proposta, se l’implementazione a questo European Degree sarà obbligatoria o su base volontaria e quali criteri dovranno essere soddisfatti per garantire la qualità dello studio universitario.

Riprendendo il comunicato stampa della Commissione Europea, ogni singolo Paese dell’UE e ogni governo regionale avrà ancora piena autonomia nelle decisioni riguardanti il sistema di istruzione superiore e verrà garantita l’autonomia delle singole università. Lo European Degree faciliterà il diritto allo studio europei e potrà garantire e migliorare i diritti degli studenti universitari.

Per rispondere a questi dubbi e ottenere informazioni più dettagliate su questa proposta, ho cercato quali fossero dei corpi studenteschi o agency coordinate e dirette da studenti che si occupano di valutazione della qualità dello studio e di garantire la presenza degli studenti nei processi decisionali all’interno delle università.

Dopo alcune ricerche, ho contattato Ana Grvishvili, una dottoranda nel programma di Economia presso l’Università statale Ivane Javakhishvili di Tbilisi, membro del pool di esperti di studenti per la garanzia della qualità dell’ESU dal 2020 e membro eletto del comitato esecutivo dell’ESU dal 2022.

ESU QA Student Expert Pool è un pool composto di student experts coordinato da ESU (European Students’ Union) che collabora con differenti agenzie europee della valutazione della qualità del percorso di studio in differenti università europee.

In questa intervista con Ana, che ringrazio per avere incluso anche il punto di vista di Horia Onita, Presidente dell’ESU in carica, ci fornirà alcune informazioni generali sull’ESU QA students’ expert pool, ci spiegheranno in che cosa consiste il ruolo di student expert e ci darà alcune informazioni chiave sull’iniziativa dello European Degree.


1) Prima di tutto, vi ringrazio di avere preso parte alla nostra serie di interviste per questa rubrica, “Chi sarà il prossimo Parlamento europeo”. Per prima cosa, potreste introdurvi ai nostri lettori.


Sono Ana Gvritishvili, membro del comitato esecutivo dell’Unione europea degli studenti. L’ESU è l’organizzazione che rappresenta 20 milioni di studenti dell’istruzione superiore a livello europeo, composta da 44 unioni nazionali di studenti provenienti da 40 paesi, inclusa la Georgia. Lavoro nel campo del QA (Quality Assurance) già da più di 6 anni. Faccio anche parte del pool di esperti di studenti QA dell’ESU dal 2019 e ho partecipato a varie revisioni di programmi, istituzioni e agenzie di QA.


Horia Onita ricopre il ruolo di presidente dell’ESU e lavora nell’organizzazione su priorità politiche generali (processo di Bologna, elezioni europee, ecc.), garanzia della qualità dell’istruzione, politiche di apprendimento e insegnamento, digitalizzazione e dimensione sociale dell’istruzione superiore. Rappresenta l’ESU in incarichi come co-presidente del comitato di redazione del Comunicato di Tirana 2024, co-presidente del gruppo di follow-up di Bologna sulla dimensione sociale e membro del comitato del registro europeo di garanzia della qualità e del consiglio del BFUG. Segue inoltre gli sviluppi dell’UE sul finanziamento e sul monitoraggio dell’istruzione attraverso i piani nazionali di ripresa e resilienza e il semestre europeo e ha rappresentato l’ESU nel comitato direttivo per l’istruzione del Consiglio d’Europa.

2) Potreste brevemente descriverci che cos’e l’ESU QA student expert POOL, che funzione svolge e quale ruolo ricoprite?


ESU QA Student expert pool è stato istituito nel 2009. Lo scopo del ESU QA Student Expert pool è quello di promuovere e sviluppare la partecipazione degli studenti nei processi decisionali della valutazione della qualità dello studio universitario in tutta Europa (e oltre). Il nostro pool di students expert si rinnova ogni anno, circa 100 studenti hanno la possibilità di farne parte ogni anno.

3) Potreste descrivere come le attività che gli student expert dell’ESU QA student expert POOL portano avanti si svolgono solitamente?


I membri del pool hanno l’opportunità di partecipare a processi di revisione di programmi universitari per conto di istituti e di agenzie di QA (Quality Assurance) e di far parte di gruppi di esperti di quest’ultime. La nostra agenzia partner di QA opera secondo gli standard e le linee guida per la garanzia della qualità nello spazio europeo dell’istruzione superiore (ESG 2015) – di cui sono coautori le “E4 organisations”, tra le quali è inclusa l’ESU. I membri del pool hanno anche l’opportunità di partecipare a diverse attività di formazione organizzate appositamente per loro.


4) Quali sono le sfide principali che gli student experts devono affrontare quotidianamente nel loro lavoro?

In qualità di student experts, rappresentiamo la voce degli studenti all’interno del gruppo di esperti. La cosa più impegnativa di questo ruolo è quella di garantire che il coinvolgimento degli studenti sia significativo in tutti gli organi decisionali o nei meccanismi di garanzia della qualità dell’esercizio del diritto allo studio. Purtroppo, questo aspetto non è garantito in molte parti d’Europa. Qualche volta invece, sono gli studenti stessi a non interessarsi nelle questioni legate alla garanzia della qualità del diritto allo studio. Tuttavia, riteniamo che senza trasparenza ed impegno nelle azioni di follow-up e fiducia nell’importanza nel prendere parte all’interno dei processi decisionali, gli studenti possono credere che le attività di garanzia della qualità dello studio siano solo una necessità burocratica che non produce risultati concreti. Questa percezione è stata evidenziata anche nella nostra recente pubblicazione Bologna with Student Eyes. Pertanto, gli student expert hanno anche il compito di convincere e supportare le università a progettare metodologie di partecipazione che garantiscano effettivamente la partecipazione degli studenti alla co-creazione delle proposte di studio e convincano gli studenti a impegnarsi in questi processi di revisione della qualità dello studio.

5) A fine febbraio la Commissione Europea ha lanciato la iniziativa dell’European Degree. Puoi fornirci qualche dettaglio sulla genesi di questa iniziativa?

La creazione dello European Degree (Laurea Europea) è stata annunciata per la prima volta dai capi di Stato, durante le conclusioni di una riunione del Consiglio europeo. Il concetto chiave di questo European degree non è stato ancora definito, però pone come principali obiettivi quello di aumentare l’attrattività dell’Europa per l’inizio o il proseguimento degli studi universitari rispetto ad altre regioni del mondo, promuovere la “dimensione europea” e rimuovere le barriere nella cooperazione transnazionale. Alcuni hanno criticato l’iniziativa, sostenendo che l’Unione Europea l’avrebbe usata come scusa per armonizzare ulteriormente le politiche dell’istruzione superiore. Nel frattempo, sono stati forniti maggiori e più chiari dettagli dell’iniziativa attraverso la sperimentazione politica di come sarebbe una Laurea Europea in 6 progetti dedicati, finanziati dalla Commissione Europea.

6) Potresti dirci qualcosa in più?


La Commissione europea ha proposto due due possibili percorsi: un titolo di studio propriamente detto o un titolo assegnato per i diplomi congiunti già esistenti che soddisfano alcuni criteri europei stabiliti. Lo European Degree rappresenterebbe una qualifica accademica progettata per programmi di studio transnazionali di qualunque livello di laurea, dalla Triennale al Dottorato, finalizzati a promuovere pratiche di apprendimento innovative e valori europei condivisi. Inoltre, all’interno di questa iniziativa è incluso il fatto che per abilitare questo percorso accademico bisogna obbligatoriamente prevedere dei percorsi di mobilità transnazionale.
Attualmente, l’assegnazione dello European Degree avverrebbe su base volontaria e attraverso la collaborazione di un consorzio di università di diversi paesi europei, riflettendo un impegno condiviso per il rendimento educativo. Inoltre, Lo European Degree (label) sarebbe ancorato ad un insieme comune di criteri stabiliti a livello europeo, garantendo uno standard di istruzione coerente per tutti gli studenti coinvolti in questi iniziativa e un elevata qualità del percorso di studio accademico.

7) Potresti condividere le vostre opinioni riguardo alla necessità e all’utilità di creare e implementare una laurea europea?

L’ESU ritiene che lo European Degree possa rappresentare uno strumento significativo per sostenere la creazione di titoli congiunti e incentivare la rimozione di barriere ingiustificate alla cooperazione internazionale, migliorando così la qualità dell’istruzione. L’obiettivo principale dovrebbe essere la piena attuazione degli strumenti previsti all’interno del processo di Bologna, garantendo al tempo stesso la considerazione dei valori fondamentali e la tutela dei diritti degli studenti. In questo contesto, potrebbe essere più appropriato iniziare testando un titolo di laurea europeo e assicurandosi che alcune delle preoccupazioni rimanenti siano affrontate nella fase di attuazione: l’inclusione, il finanziamento dell’iniziativa, i sistemi di ammissione, la creazione di barriere ecc.

8) Non temete che questa iniziativa possa essere significativamente stravolta o abbandonata a causa di un ipotetico e significativo cambiamento significativo nella composizione del Parlamento Europeo?


Dato che questa iniziativa fa parte della politica dell’istruzione superiore, campo in cui l’Unione Europea ha solamente delle competenze di supporto, il Parlamento europeo non è coinvolto nel processo della progettazione e dell’implementazione di questa iniziativa. Perciò, un suo cambiamento nella composizione in termini di rappresentanza delle forze politiche, non può influenzare gli sviluppi dello European Degree. Tuttavia, gli Stati membri devono ancora discutere ulteriormente su questa proposta, quindi non possiamo aspettarci un accordo da parte del Consiglio Europeo prima del novembre 2024.

Note
1) Le organizzazioni E-4 fanno riferimento al Registro europeo per l’assicurazione della qualità dell’istruzione superiore, un quadro europeo per l’assicurazione della qualità sviluppato e lanciato nel 2008 dai principali stakeholder del settore. Questo quadro è composto da quattro organizzazioni: ESU, ENQA, EUA ed EURASHE. Questo quadro è il quadro europeo per promuovere la qualità dell’istruzione superiore e della mobilità in Europa. È anche l’unica entità giuridica creata nel contesto del Processo di Bologna. (https://www.eqar.eu/e4-group/)
2) • Il Processo di Bologna è un processo di armonizzazione dei vari sistemi europei di istruzione superiore implementato dal giugno 1999. Questo processo di armonizzazione mira a creare uno Spazio europeo dell’istruzione superiore, che promuove e diffonde il sistema europeo di istruzione superiore su scala globale. (https://www.unibo.it/it/ateneo/dimensione-internazionale/bologna-process#:~:text=Il%20Bologna%20Process%20%C3%A8%20un,ufficialmente%20il%20via%20a% 20questo)

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