La Bussola del Pinguino – Oslo, Fisica

L’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.

Tutte le altre interviste della rubrica sono reperibili qui

Nome e cognome: Caprile Clori
Corso di laurea a UniTN: Fisica
Università ospitante: University of Oslo
Periodo accademico in cui si è svolta l’esperienza: Agosto 2022-Dicembre 2022 (1° semestre del 3° anno)
Progetto a cui ha aderito: Erasmus+

Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?

Ho alloggiato in uno studentato perché alcuni studenti che erano stati lì precedentemente mi hanno suggerito come muovermi: il sito di un ente per il welfare studentesco permette, con un’unica candidatura, di fare domanda per molti degli studentati della città, filtrando per i servizi richiesti (ad esempio il bagno in camera) e stilando una graduatoria di preferenze con le strutture per cui si fa domanda. Io ho deciso basandomi sul rapporto fra il prezzo, la posizione e i servizi offerti. Per avere maggiori possibilità di essere presi suggerisco di fare domanda per gli studentati con più posti in assoluto, come indicato nelle linee guida del sito. Fra tutti, io ho preferito lo studentato di Kringsjå. Personalmente mi sono trovata molto bene, sia nella fase di candidatura, che è stata molto facile e trasparente, sia per quanto riguarda l’alloggio in sé: la stanza era una singola ampia e luminosa, aveva il bagno personale e solo la cucina era condivisa con altri sette coinquilini. Lo studentato è strutturato come una specie di villaggio, dotato (tra le altre cose) di palestra all’aperto e al chiuso, supermercato e bar, tutto all’interno della struttura. Per gli amanti della natura è il posto perfetto: a pochi minuti a piedi si raggiunge il lago di Sognsvann, da dove si diramano numerosi sentieri perfetti per le passeggiate.

L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?

Ad Oslo alcune facoltà umanistiche si trovano in centro, mentre quasi tutte le altre sono in una zona più periferica (Blindern) e sono organizzate in un campus con tutti i dipartimenti e una grande biblioteca, oltre che a: la mensa; una libreria; una farmacia e una palestra. I principali mezzi di trasporto sono la metro e l’autobus; io usavo sempre la prima perché il mio studentato era collegato bene. Alcuni miei compagni, che si trovavano in altri studentati, usavano più volentieri l’autobus. Per andare in città usavo solo la metro, perché da Kringsjå in venti minuti ero in centro e da lì è facilissimo spostarsi a piedi. Per tragitti più lunghi mi è capitato di usare il tram.

Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospite e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di cfu, quanto ti sono stati riconosciuti?

Corso a UnitnCorso all’estero
Computational Physics (10 ECTS)Fisica Computazionale (6 CFU, a scelta)
Thermodynamics and Statistical Physics (10 ECTS)Meccanica Statistica (6 CFU)
Linear Circuit Theory (10 ECTS)Laboratorio di Fisica III (9 CFU) 

Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?

A parte Thermodynamics and Statistical Physics, che sconsiglio fortemente a causa della disorganizzazione del docente, mi sento di consigliare gli altri due corsi. In particolare Computational Physics è stato davvero illuminante, non solo per gli argomenti trattati ma, specialmente, per la didattica in sé. Il professore era molto preparato ed estremamente chiaro nell’esposizione dei concetti, e, in generale, forniva tutte le conoscenze e gli strumenti necessari per studiare e progredire nella materia. Alcuni compagni hanno parlato positivamente anche del corso di Quantum Mechanics.

Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?

L’impatto è stato estremamente positivo. L’ho trovata molto moderna ed organizzata. Tralasciando le attrazioni più turistiche, Oslo ha veramente molto da offrire, specialmente per gli studenti. Le associazioni studentesche sono veramente molto attive e ben finanziate: io ho partecipato a gite sulle isole del fiordo (con pernottamento in un cabin), attività sportive come stand up paddle sul fiordo, al coro delle facoltà scientifiche e molto altro. Per quanto riguarda la vita notturna, ammetto di non essere stata una partecipante molto assidua, ma so per certo che non mancano luoghi in cui riunirsi la sera. Ad esempio c’è un intero edificio chiamato Chateau Neuf gestito da un’associazione studentesca che ogni sera organizza attività come karaoke, discoteca, concerti con orchestre, bar etc.

Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?

Nell’esplorazione del centro storico, sicuramente vale la pena di passeggiare in una delle vie più importanti della città, Karl Johans gate, al cui capo si trova il palazzo reale. Parlando di edifici specifici, sono da vedere l’Opera House (che ha una stagione molto vivace e per gli studenti è possibile assistere alle rappresentazioni per circa 10 euro) e il museo di Munch. Per quanto riguarda giardini e spazi verdi, invece, merita particolarmente il parco di Vigeland (pieno di statue e composizioni scultoree). Poi vale la pena di prendere il battello e girare le isole intorno a Oslo: alcune non sono abitate e c’è solo natura, altre hanno un paesaggio pieno di baite colorate. Nel giro di un pomeriggio si può fare il cosiddetto “island hopping”, cioè il giro di tutte le isole, perché i battelli passano ogni ora circa. Credo che esplorare il campus, tempo permettendo, sia decisamente interessante. L’università è molto bella ed è piena di spazi, anche ricreativi, per gli studenti. Infine consiglio assolutamente di fare la sauna sulle zattere nei fiordi.

Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?

Premetto che quando ho fatto l’Erasmus c’era ancora il contributo aggiuntivo di 200€ da parte di UniTn, che da quest’anno non ci sarà più. Tutto sommato la borsa bastava per pagarmi l’alloggio (che costava più o meno 5660 NOK (corone norvegesi), quindi circa 560€ al cambio di allora, ma poi, considerando circa 50€ al mese di trasporti e che al supermercato quasi tutto costa il doppio, almeno altri 400€ al mese servono per vivere decentemente. Consiglio inoltre di non fare affidamento sulla data di arrivo della borsa per fare i pagamenti, perché spesso ci sono dei ritardi.

Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?

Consiglio Oslo a tutti, anche a chi vorrebbe andare in un Paese più caldo o più vicino, perché neanch’io all’inizio mi aspettavo di andare lì, ma col senno di poi scontrarsi con una cultura così diversa e abituarsi alle differenze mi ha fatto fare sicuramente più esperienza di quanta non ne avrei fatta andando in un posto più vicino. Consiglio Oslo soprattutto per gli studenti delle magistrali e ai dottorandi, perché la qualità della vita che avrebbero lì è molto superiore: ad esempio avevo un amico lì che era uno studente al primo anno di magistrale in Erasmus e gli hanno dato da subito una scrivania personale in un ufficio condiviso.

Contatti: clori.caprile@gmail.com

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