La Bussola del Pinguino – Turku, Economics and Management

l’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.

Tutte le altre interviste della rubrica sono reperibili qui.

 Corso di laurea a UniTN: Economics and Management
Università ospitante: Åbo Akademi
Periodo accademico in cui si è svolta l’esperienza: primo semestre del terzo anno (a.a. 2023-2024)
Progetto a cui si ha aderito: Erasmus+

Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?
L’università ti indirizza verso TYS, l’ente che si occupa degli affitti di tutti gli appartamenti nella città di Turku e tiene alcuni posti riservati agli studenti Erasmus. Infatti io mi sono iscritta in estate per l’Erasmus e dopo poco mi hanno trovato l’alloggio. C’è da dire che loro non ti garantiscono con sicurezza un posto, però io ho conosciuto solo uno studente Erasmus che non era riuscito a trovare con loro il posto. Comunque in città ci sono sia studentati che appartamenti privati.

L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?
L’università ha diverse sedi in città. La mia era in centro e ci mettevo circa 10-15 minuti per arrivarci. Ad ogni modo c’è un sistema dei mezzi pubblici che funziona e molti si spostano con bike sharing. Per gli studenti c’è anche una specie di Libera circolazione finlandese: è un abbonamento di circa 100 euro se non ricordo male, che ti permette di prendere qualsiasi treno, bus e bike sharing, in più hai anche degli sconti su taxi e Uber.

Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospitante e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di CFU, quanto ti sono stati riconosciuti?
Ho sostenuto cinque esami, un totale di 30 ects, che mi sono stati riconosciuti come quattro di UniTn, due obbligatori e due come crediti scelta.

L’università è organizzata in bimestri, anziché in semestri come da noi. Infatti i corsi avevano una durata di due mesi, tranne Introduction to marketing che si è svolto in quattro. In particolare questo corso si è svolto in presenza e prevedeva diversi lavori di gruppi, mentre gli altri quattro erano strutturati in modalità “self-study”, questo significa che non ci sono lezioni e il docente lo si vede in rare occasioni in quanto si prevede che lo studente debba preparare l’esame solo con lo studio autonomo.

Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?
Sicuramente consiglierei il corso Introduction to marketing perché è incentrato sul marketing e il docente è molto compente, e infatti è frequentato da tutti gli studenti Erasmus. Poi è molto valido anche il corso Project management, che tratta il tema del project management, anche se sarebbe sicuramente meglio fosse in presenza anziché self-study. Inoltre, se si supera l’esame, si riceve una certificazione da project manager valida per la Finlandia.

Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?
Il mio primo impatto è stato: “che schifo”. L’architettura di Turku, soprattutto fuori dal centro storico, è in stile che direi “sovietico”, cioè edifici squadrati, grigi e anonimi, quindi un’atmosfera un po’ triste. Poi però ho cambiato opinione e l’ho rivalutata. Il centro storico è davvero pittoresco ed è attraversato da un fiume, che vederlo scorrere in mezzo alla neve con le luci del tramonto neve ti lascia davvero senza parole.
Insomma, è una città un po’ vecchiotta, però è pulita, i servizi funzionano e in più c’è una bellissima comunità studentesca perché Turku è la principale città universitaria della Finlandia. Per certe cose mi sembrava Trento, ed è per questo che l’avevo scelta.

Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?
Sicuramente c’è tutta la zona del centro storico che merita di essere girata con calma perché è davvero bello. C’è anche tutta la parte della città che costeggia il fiume che è stupenda e lì tengono i mercatini, anche quelli di Natale che durano davvero a lungo. Nelle vicinanze c’è anche un castello, che di per sé non è un granché, ma è organizzato davvero bene e in circa due-tre ore si riesce a visitarlo tutto. Consiglio anche una visita al giardino botanico, che è molto grande e contiene molteplici varietà di piante.
Andando fuori da Turku, si può fare il tour dell’arcipelago, che sono varie isolette carine. Si visitare facilmente siccome sono ben collegate, infatti molte si possono raggiungere in bus e in inverno, gennaio e febbraio più o meno, ci sono le trade temporanee sopra il mare ghiacciato. Poi altre città che secondo me meritano sono Helsinki ovviamente e Tampere, una città industriale finlandese molto bella. Poi andando più a nord si può visitare la Lapponia, e quindi ovviamente il villaggio di Babbo Natale, e soggiornare lì nei vari hotel sciistici (l’unico tipo di alloggio che si può trovare nella regione). Poi la posizione di Turku è ottima per visitare le capitali europee del Baltico, Berlino e Stoccolma, anche grazie a un efficiente servizio dei traghetti. Quest’ultima la si può raggiungere con il traghetto, sono circa 11 ore di attraversata a 30 euro circa.

Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?
La borsa di studio era di circa 600 euro al mese e bastava per pagare l’affitto e una spesa alimentare contenuta, quindi giusto per sopravvivere. Se si vuole fare qualcosa in più, come uscire con gli amici o fare qualche attività, bisogna necessariamente integrare, e non proprio poco perché comunque il costo della vita è abbastanza alto.
Facendo un confronto con Trento direi che a spanne per certe cose pagavo quasi il doppio, come pasta e carne, ma altre no, come il latte. Per l’affitto spendevo 380 euro al mese e compreso nel prezzo avevo un accesso gratuito a settimana alla sauna dell’alloggio, che era situato all’ultimo piano. Ci sono anche dei servizi contestuali all’alloggio che sono erogati a un prezzo ridotto, come il pasto completo in mensa a meno di 5 euro e un lavaggio in lavanderia a un euro circa. Poi per risparmiare si può prendere lo “starting pack” del TYS, una scatola dal costo di 20 euro in cui ricevi in prestito per quattro mesi tutto quello che ti serve per iniziare a vivere, come pentole, posate, piatti, un cuscino e una coperta. Questo perché l’ente mette a disposizione solo le stanze e le cucine sono spazi comuni. Per avere lo “starting pack” bisogna pagare 70 euro, però 50 euro sono solo di caparra e alla fine dei quattro mesi vengono restituiti.

Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?
Vorrei rassicurare sul come vestirsi, che una questione che mi aveva alquanto preoccupata prima di partire. Io sono arrivata ad agosto e c’erano ancora 15 gradi, quindi si viveva bene senza troppi problemi, soprattutto se penso a chi è arrivato a gennaio e febbraio che si è trovato a –15 gradi. Io consiglio di fare il primo semestre piuttosto che il secondo proprio perché si ha il tempo nel caso di comprare lì man mano il necessario, anche a prezzi contenuti grazie al fatto che ci sono molti negozi per prodotti di seconda mano. C’è anche un bellissimo gruppo di tutor che ti aiuta per queste cose, consigliandoti di aspettare a prendere certe cose prima di arrivare lì. Io ad esempio mi ero portata un paio di scarponi da montagna, che però non ho mai usato siccome le strade sono tenute pulite e camminavo tranquillamente con un paio di Dr. Martens e calzini di lana.
In ultimo, da italiana dico di prepararsi per il cibo. Bisogna dimenticarsi la cucina mediterranea e prepararsi a mangiare tanto burro, riso, pollo e pesce. Per me è stato un piccolo shock ecco.

Contatti
Ig @daniel_elisa

Niccolò Bonato

Appassionato di relazioni internazionali, giornalismo e comunicazione in generale. Originario di Treviso, ma a Trento per studi (internazionali)

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