Poplar 2024, Day 1 – nuove promesse del rap: intervista a Leevio

Leevio, classe 2007, volto fresco della nuova generazione rap – trap italiana. In questa edizione del Poplar si è fatto notare per la sua naturalezza nel cavalcare il palco e, nonostante la giovane età, la sua energia e la voglia di divertirsi hanno contagiato il pubblico, facendo scatenare la folla al ritmo delle sue barre. Se questo è solo l’inizio, le prospettive per il suo futuro artistico promettono una carriera sempre più luminosa, pronta a lasciare il segno nel panorama musicale italiano.

Intanto toglimi una curiosità, una domanda che mi pongo spesso quando un artista sceglie di farsi chiamare con un nome d’arte; da dove deriva questo nome e perchè lo hai scelto?

Leevio viene dal fatto che mi è sempre piaciuto scrivere ed è una cosa che mi viene facile, quindi l’ho ricollegato a scrittori latini come Livio Andronico o Tito Livio. In realtà, principalmente perché al contario è oivil che, se letto senza la o, è evil, e nella mia musica, con i collegamenti metaforici all’underground musicale, la caratteristica che mi distingue è quella del supercattivo.

Il poplar è stato il tuo primo palco? Come è stato affrontarlo? Come ti è sembrato il pubblico?

Il poplar non è stato il mio primo palco, ma la gente era gasata quindi mi sono divertito anche io.

Ascoltando le tue canzoni ho sentito molte influenze provenienti dalla nuova scuola rap – trap. Cosa ha influenzato maggiormente la tua evoluzione sonora? Quali sono stati gli artisti o anche solo le esperienze che ti hanno ispirato di più?

Sicuramente la mia musica è ispirata dalla scena underground americana, quindi da artisti come JID o Joey Badass e MF DOOM. In italia non ho preso spunto da nessuno a livello musicale, ma ascolto molto tutta la nuova scena, quindi i vari Tony Boy, Kid Yugi, Nerissima, Papa V ed Ele A.

In un panorama musicale in continua evoluzione, in cui diventa sempre più difficile avere un’identità personale e in cui risulta sempre più complicato costruirsi un pubblico stabile di fan, come riesci a mantenere la tua autenticità senza cadere nelle mode passeggere?

Per rimanere con la mia autenticità non mi sono mai dovuto sforzare perché le sonorità vengono tutte da una mia idea e un mio viaggio che mi distingue.

Qual è la classifica dei top 3 artisti con cui vorresti collaborare?

Kid yugi, Ele A e Papa V.

Se potessi viaggiare indietro nel tempo e parlare con il Leevio di cinque anni fa, quale consiglio gli daresti riguardo alla tua carriera musicale? E poi, cosa vorresti dire invece al Leevio del futuro e soprattutto dove ti vedi tra 10 anni? 

Al Leevio del passato direi di divertirsi e ascoltare del buon rap; e a quello del futuro di ricordarsi che bisogna sempre ricordarsi da dove si viene. Tra 10 anni spero che questo sarà ancora il mio lavoro, e mi vedo a fare bella musica e divertirm

Sembri convinto di dove vuoi andare o comunque di quale potrebbe essere il tuo percorso. Quale messaggio ti senti di voler trasmettere a me e a i ragazzi della nostra generazione che ancora non sanno quale sarà il loro posto nel mondo?

L’importante è divertirsi e fare qualcosa che piaccia.

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