Archivio tag: cartaceo

Nobel 2023: tra Diritti delle Donne e “Quiet Revolution”

A cura di Francesco Maria Filiberti e Luca Perbellini When women move forward, the world moves with them.  Questo proverbio di origine africana esprime in modo semplice ed efficace la centralità delle donne all’interno della nostra società. In altre parole, quando le donne realizzano pienamente

Perfettamente (s)bilanciato

La natura umana è più complessa di quanto si creda: limiti, tensioni e contraddizioni ci accompagnano quotidianamente e sembriamo essere alla continua ricerca di un equilibrio spirituale che possa allontanare tali elementi di “disturbo” dalle nostre vite. Tentiamo, insomma, di acquisire una condizione di completa

Riflessioni di un’equilibrista perenne

Quando ci siamo immaginati la nostra vita adulta, abbiamo spesso sognato di avere una casa tutta nostra, di fare il lavoro che più desideravamo e tanti altri mille progetti avendo sempre quella certezza che nulla avrebbe scosso la nostra quotidianità. Adesso che abbiamo all’incirca vent’anni

Cala la notte

“Chi è Mario? Perché lo chiamate Mattia?” questo era un dilemma alle prime riunioni. l’UniversiMario. Questo è il mio primo ricordo dei cartacei del giornale, e oggi che cala la notte su questa fantastica esperienza non potevo non ricordare. Cala la notte sulla paura di

La vita è sogno

Immaginiamo che degli uomini, incatenati nelle profondità di una buia caverna e impossibilitati a compiere qualsiasi tipo di movimento, siano costretti a fissare per tutta la vita la stessa parete rocciosa. Tra le spalle dei prigionieri e l’entrata si erge un piccolo muro, illuminato dalla

Notturno

Forse, una delle cose che in questo periodo ci è mancata di più è vivere la notte, un momento non solo di gioiosa ebbrezza da vivere in compagnia, ma anche di serenità in una solitaria introspezione. Prima del coprifuoco, ci si incontrava alle ultime luci

L’Universitrash – Digitale VS cartaceo

–  di NonSonoIo   La modernità sta uccidendo il romanticismo, lentamente ma inesorabilmente. Ogni volta che qualcuno preme like su un post, una Amelie a Parigi muore. Ogni volta che qualcuno fa swipe su Tinder, il giovane Werther si rigira nella tomba. Pensateci bene la

Scrivo ma online

di Alessia Colle Se si volesse fotografare la situazione contemporanea della scrittura, l’editoria occuperebbe solo una piccola parte dello scatto, come il dito indice che un fotografo distratto ha messo davanti all’obiettivo. La massima parte della nostra fotografia raffigurerebbe invece la scrittura online. È un dato di fatto

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