Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin, molte sono state le associazioni che si sono mobilitate per fornire assistenza umanitaria sia ai profughi ucraini che provenivano dal paese, che alle persone (volontari, civili e militari) impegnati sul fronte. Una di queste è stata l’associazione Rasom, con sede a Trento, nata nel 2004 con l’obiettivo di coltivare in Italia la cultura e le tradizioni ucraine. Abbiamo intervistato la presidente Stefania, la collaboratrice Alessia, e Valentina, una rifugiata. L’intervista si è divisa in una parte introduttiva relativa all’organizzazione e una seconda parte nella quale le intervistate ci hanno portato la testimonianza di un paese che dal 2014, con la rivoluzione “Euro-Maidan” e la cacciata del presidente filo-russo Yanukovich, lotta per la libertà, indipendenza e l’integrazione europea.