Nel giornalismo italiano l’aria sta cambiando, forse già da tempo si è fatta pesante da respirare. Due settimane fa, il quattro marzo 2022, Marco Damilano si è dimesso dalla direzione di una testata storica del giornalismo italiano: L’Espresso. Questo non solo è stato un gesto
In Europa, da inizio 2018 ad oggi, si contano due casi di omicidio a danno dei giornalisti. A febbraio, la Slovacchia è stata sconvolta dall’esecuzione del reporter Jan Kuciav. Ad ottobre invece, si è assistito all’assassinio della giornalista bulgara, Viktoria Marinova. Com’è possibile che nel 2018
«Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.» Così si apre l’articolo 21 della Costituzione italiana riguardante la libertà di pensiero e di stampa. Tale diritto fondamentale non è solo garantito dallo Stato,
Siamo abituati a pensare che la libera manifestazione del pensiero sia una diretta conseguenza di un regime democratico. In uno stato dove tutti i cittadini sono posti allo stesso livello ed esercitano allo stesso modo il proprio diritto di sovranità è naturale che ognuno possa
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